L’Assessore
regionale ai Trasporti, Luigi Fedele – informa una nota dell’ufficio stampa
della Giunta - interviene in merito all’ordine del giorno presentato, nel corso
dei lavori dell’ultima seduta del Consiglio regionale, dal vice capogruppo
dell’Udc, Gianluca Gallo, firmato e sostenuto anche dal Consigliere regionale
del Pd, Mario Franchino ed unificato con altro analogo presentato dal
Consigliere regionale Mario Magno, relativo alla soppressione di alcuni treni
nel catanzarese.
“La recente
riprogrammazione dei servizi regionali di Trenitalia – ha dichiarato
l’assessore Fedele – s’inquadra in una situazione finanziaria difficile che fa
seguito ad una significativa decurtazione delle risorse trasferite dallo Stato.
Basti sapere che, in relazione agli esempi che ci vengono forniti dalle regioni
confinanti e che hanno un impatto con i servizi della nostra regione, i tagli
attuali ai servizi seguono quelli della Puglia di un anno fa, che già aveva
soppresso le corse ferroviarie di sua competenza sulla linea Taranto-Sibari, e
della Campania di qualche mese fa, cui abbiamo sopperito con nostri servizi nel
tratto Paola-Sapri. Ancor più grave, paradossalmente, è la situazione della
Calabria. Proprio per non aver disposto i tagli in precedenza – ha aggiunto
l’Assessore Fedele - la nostra regione si deve, oggi, sobbarcare il notevole
peso finanziario di quei servizi che non saranno coperti con le ripartizioni
delle risorse per il 2012 e che soltanto adesso il Governo si appresta ad
effettuare. E’ ancora del tutto incerto l'apporto che le risorse autonome del
bilancio regionale, in corso di definizione in questi giorni, potranno
garantire per sopperire al ridursi delle risorse statali e per compensare le
risorse per il periodo precedente. Ma, nell’ambito del pesante quadro
finanziario, questo tipo di scelta, peraltro già affrontata da altre regioni, diventa
inevitabile. Anzi, potrebbe essere necessario andare oltre. Un quadro, tra
l’altro, imposto dall'art. 9 della legge di stabilità, in corso di
approvazione, che impone che le regioni provvedano: "alla riprogrammazione
dei servizi di trasporto pubblico locale e di trasporto ferroviario regionale,
rimodulano i servizi a domanda debole e sostituiscono [...] le modalità di
trasporto da ritenersi diseconomiche, in relazione al mancato raggiungimento
del rapporto tra ricavi da traffico e costi del servizio". In questo
contesto – ha successivamente affermato l’Assessore Fedele - dovendo adempiere
alla normativa nazionale, si imporranno ulteriori riduzioni delle corse. Solo
per fare qualche esempio, la linea Sibari-Metaponto, con una media di 30
passeggeri per convoglio, non giustifica l'utilizzo del mezzo ferroviario
rispetto al criterio del rapporto ricavi/costi. Stiamo considerando la
possibilità di dover rivedere pesantemente l'intero assetto del trasporto
ferroviario. Intanto – ha concluso l’assessore Fedele - martedì prossimo ho
convocato un incontro con i Sindaci del territorio per avviare, nell'immediato,
quei correttivi possibili per attenuare i disagi che potranno limitarsi solo
agli orari di punta (inserimento di corse sostitutive a mezzo bus, riattivazione
di fermate soppresse)”.
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