(ANSA) - MILANO, 6 DIC - Centocinquanta condanne. E' questo il bilancio complessivo del maxi blitz anti-'ndrangheta scattato in Lombardia nel luglio del 2010: ad un anno dalle 110 condanne disposte in abbreviato dal gup Roberto Arnaldi, oggi se ne sono aggiunte una quarantina, con pene comprese tra i 3 e i 20 anni. Era stata battezzata Operazione Infinito, obiettivo colpire presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Lombardia. Il collegio dell'ottava sezione penale di Milano ha stabilito la pena piu' alta, 20 anni, per Pio Candeloro. Sono 18 gli anni per Giuseppe 'Pino' Neri, per l'accusa ex capo della struttura di vertice della 'ndrangheta in Lombardia ('La Provincia'), 13 anni e 6 mesi quelli per l'ex carabiniere Michele Berlingieri. Ancora, tredici anni per l'ex direttore della Asl di Pavia Carlo Chiriaco, definito dagli investigatori ''figura inquietante e paradigmatica''. Tra le altre c'e' anche la condanna a 12 anni per l'imprenditore Ivano Perego. Per loro i giudici, presieduti da Maria Luisa Balzarotti, hanno stabilito anche, a pena espiata, 3 anni di liberta' vigilata. Oltre ai verdetti (compresi di tre assoluzioni), il collegio ha definito una 'pioggia' di risarcimenti che alcuni tra gli imputati sono stati condannati a versare in solido. La cifra piu' alta e' stata assegnata alla Regione Lombardia: un milione di euro piu' 200 mila euro da parte di Chiriaco. Cinquecentomila euro per la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Risarcimenti spettano anche ai ministeri dell'Interno e della Difesa. Cosi' come tra gli altri sono stati disposti 300 mila euro alla parte civile Regione Calabria, la stessa cifra al Comune di Bollate, Pavia, Seregno, Desio e la provincia di Monza e Brianza. Un religioso silenzio ha accompagnato la lunga lettura del dispositivo avvenuta all'interno dell'aula bunker di via Filangeri, al cospetto di imputati fuori e dietro le sbarre, di familiari e una platea di giornalisti. Un silenzio interrotto solo per un attimo da una reazione di sconforto venuta da parte di familiari. Si e' chiuso cosi', in primo grado, un altro capitolo delle indagini 'Infinito' della Dda di Milano, guidata da Ilda Boccassini che avevano individuato una quindicina di presunte 'locali' della 'ndrangheta sparse per Milano e dintorni. In 174 vennero arrestati in Lombardia e la Procura di Milano chiese e ottenne il giudizio immediato. Piu' di una decina hanno gia' patteggiato, un centinaio sono stati giudicati con rito abbreviato, ora in corso d'appello, oggi e' stata la volta del primo grado di quelli che avevano scelto il rito ordinario.
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