(ANSA) - GENOVA, 4 DIC - Prendono il via domani in carcere a Genova i primi interrogatori degli arrestati nell'operazione 'La Svolta' che ha portato a disarticolare una 'locale' di 'ndrangheta operante tra Bordighera e Ventimiglia (Imperia). I primi ad essere interrogati dal gip Massimo Cusatti saranno Giuseppe Marciano', presunto boss della 'ndrina ligure, e suo figlio Vincenzo. Nell'imponente ordinanza di custodia cautelare sono molti gli aspetti rivisitati dal giudice sulle carte fornite dai carabinieri coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia. Dai rapporti che la 'ndrina teneva con alcuni sindaci ed ex sindaci della zona, alcuni dei quali sono indagati, con un ex vicesindaco e con un consigliere regionale tutti di area centrodestra, fino ai 'favori' che venivano concessi agli imprenditori che avevano bisogno di aiuto, episodi di usura, presunti contatti con non meglio identificati magistrati, amicizie compiacenti di un poliziotto (il quale, incontrando un membro della 'ndrina, lo prega di ''non baciarlo qui, sotto le telecamere'') e di un finanziere. In generale, il giudice dipinge un affresco di potere che la cosca avrebbe esercitato sul territorio che portava gli affiliati a lucrare grazie a usura, estorsione, millantato credito e truffe, appalti. Il giudice cita piu' di un episodio del potere esercitato da Giuseppe Marciano' e dai suoi sodali. Tra questi, quello di un imprenditore che si rivolge al boss per 'sfrattare' l'inquilino moroso. Marciano' in persona mando' a chiamare l'inquilino che da li' a poco pago' l'imprenditore e lascio' l'appartamento. Un altro episodio riguarda lo zio di un consigliere regionale del Pd che telefono' a Marciano' per giustificare il fatto che il nipote aveva piu' volte denunciato la presenza della criminalita' organizzata in quelle zone: ''Gliel'ho detto - si legge sull'ordinanza che riporta l'intercettazione telefonica -, fermati li', piantala... e lui? chiacchiera di nuovo''.
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