RIFIUTI: RAPPORTO, IN DISCARICA META' SPAZZATURA ITALIA STUDIO SU RICICLO; LAZIO CI MANDA 2,5 MLN TON ANNO, 1,3 DI ROMA (ANSA) - ROMA, 5 DIC - ''In Italia meta' dei rifiuti urbani finisce ancora in discarica'' (49%), pari a 15 milioni di tonnellate all'anno. Solo il 33% viene recuperato (riciclo piu' compost), il 18% va al recupero energetico''. Questi, in sintesi, alcuni dei dati contenuti nel rapporto annuale 'L'Italia del riciclo', promosso da Fise Unire (l'associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Lo studio - presentato alla Sala conferenze a Piazza Montecitorio a Roma - mette in evidenza come ''10 regioni smaltiscono oltre il 60% dei propri rifiuti in discarica'', con il record della Sicilia in termini percentuali pari al 93% (2.439.000 tonnellate) e del Lazio per la quantita' con 2.536.000 di tonnellate (74%); basti pensare che ''la sola provincia di Roma porta in discarica quasi 1,9 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno, di cui oltre 1,3 milioni solo nel comune di Roma''. Tra le regioni che usano la discarica per oltre il 60% anche Liguria, Umbria, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria. Con il 33% di 'recupero' il nostro Paese, rispetto alla media europea del 42% (la media Ue del conferimento in discarica e' del 30%), si pone davanti soltanto ''al Portogallo (19%) e alla Grecia (18%)''. Ma per esempio il recupero di materia dai rifiuti urbani in Austria arriva al 70%, in Germania e Belgio al 62%, nei Paesi Bassi al 61%. E tutti ''smaltiscono in discarica tra lo 0 e il 3% dei rifiuti''.
POVERTA': CRESCE SPESA PER COMBATTERLA MA RISULTATI SCARSI RAPPORTO FONDAZIONE ZANCAN, SERVONO MENO SOLDI E PIU' SERVIZI (ANSA) - ROMA, 5 DIC - Cresce la spesa per il contrasto alla povert… e al disagio economico in Italia, ma con risultati scarsi. I trasferimenti economici continuano a essere la strada privilegiata, mentre si dovrebbe investire sull'attivazione dei servizi per aiutare le persone a uscire dalla condizione di bisogno: in Europa i Paesi che lo fanno riescono ad abbattere un terzo delle disuguaglianze, riducono dell'80% il rischio di povertà assoluta e del 40% il rischio di povertà relativa. L'Italia, fornendo pochi servizi, è in basso alla classifica. Lo rileva la Fondazione Emanuela Zancan nel nuovo rapporto "Vincere la povertà con un welfare generativo", i cui contenuti sono stati discussi oggi a Roma in un seminario di esperti. Dal rapporto emerge che tra il 2008 e il 2009 la spesa assistenziale dei Comuni è aumentata del 4,7%, quella per la povertà del 7,4% e quella per il disagio economico del 13,3%. In cinque anni (2005-2009) la spesa sociale, senza contare l'inflazione, Š passata da 5.741 milioni a 6.979 milioni di euro (+22%). Pi— marcato l'incremento della spesa per il disagio economico (+42%, da 1.164 a 1.656 milioni) e quella per la povert… (+37%, da 423 a 579 milioni). Ma la situazione nel Paese Š molto frammentata: la forbice va da 5,79 a 61,54 euro per la spesa a sostegno delle persone in disagio economico; da 1,77 a 30,64 euro per la povertà. Da -71% a +181% la variazione della spesa per il disagio economico e la povertà tra il 2005 e il 2009, da 1,04 a 17,77 euro la spesa per il disagio economico dei bambini e delle loro famiglie, da 30 centesimi a 20,08 euro la spesa per il disagio economico delle persone anziane. Le regioni in cui la spesa per la povertà è cresciuta maggiormente sono Lazio (+36,7%), Sardegna (+30,9%), Liguria (+18,9%) e Piemonte (+13,8%). Cala invece in Molise (-46,6%), Calabria (-31,9%), Valle d'Aosta (-19,5%) e nella Provincia autonoma di Bolzano (-14,2%). Mediamente i Comuni italiani destinano poco meno di un terzo (32%) della loro spesa sociale al contrasto della povertà e del disagio economico; tuttavia i Comuni sardi riservano al contrasto di povert… e disagio economico quasi metà della spesa e quelli di Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Lombardia oltre un terzo. I contributi economici a integrazione del reddito rappresentano circa il 14% della spesa. Per erogarli, nel 2009, sono stati spesi circa 320 milioni di euro. La spesa pro capite è di 5,31 euro, ma varia tra 39 centesimi (Valle d'Aosta) e 17,95 euro (Sardegna). Circa l'11% serve a erogare contributi per l'alloggio, compresi gli affitti. "Dall'analisi emerge che ci sono tante 'barche' in balia della crisi e dell'impoverimento della popolazione, senza riferimenti condivisi, senza una bussola, senza una mappa da seguire" spiega la Fondazione, che segnala la soluzione per uscire dall'impasse: "Il rapporto si chiede cosa succederebbe se una parte dei trasferimenti economici fossero gestiti in modo diverso, responsabilizzando, rigenerando le risorse, facendole rendere senza consumarle". E' la logica del welfare generativo, che chiede alle persone da aiutare un coinvolgimento attivo. Il problema, concludono, è passare da "costo" a "investimento", uscendo dalla logica assistenzialistica che prevede una posizione passiva della persona aiutata.
COSTI POLITICA:BLITZ CALABRIA,INDAGATO CONSIGLIERE PROVINCIA CONTROLLI GDF ANCHE A SPESE E RENDICONTAZIONI ENTE TERRITORIALE (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 5 DIC - E' iscritto nel registro degli indagati, ma non ha ancora ricevuto alcun avviso di garanzia, il consigliere provinciale di Reggio Calabria coinvolto nel blitz della Guardia di finanza di Reggio Calabria nella sede del Consiglio regionale della Calabria. I finanzieri hanno effettuato acquisizioni di documenti anche nella sede del Consiglio provinciale di Reggio Calabria. Dall'esame delle spese del consigliere in carica sarebbero emerse delle irregolarita' sulle quali si intende fare luce. I finanzieri hanno dapprima acquisito spese e rendicontazioni dei gruppi della Provincia per poi estendere il controllo alla sede del Consiglio regionale. Il materiale, consegnato dai responsabili delle spese dei vari gruppi, e' adesso al vaglio dei finanzieri per accertarne la regolarita'.
Regione: entro 15/12 aggiornamento albo imprese fiduciarie (ASCA) - Catanzaro, 5 dic - Scadranno il 15 dicembre i termini utili per l'aggiornamento dell'albo delle imprese fiduciarie cui si riferira' il Commissario straordinario, delegato alla mitigazione del rischio idrogeologico, Domenico Percolla, per gli inviti a procedura ristretta semplificata, o per cottimi fiduciari e procedure negoziate senza pubblicazione di bando di gara, da indire nel corso dell'anno 2013. Il Bando Integrale per la costituzione ed aggiornamento dell'Elenco Imprese e' pubblicato sul sito web del Commissario www.dissestocalabria.it ed e' disponibile sul link https://vendor.i-faber.com/vm2_cci/. Tutti i soggetti che intendono essere inseriti negli elenchi 2013 ma anche tutte le imprese gia' iscritte all'Elenco Imprese 2012 e che volessero rinnovare l'iscrizione per il prossimo anno possono farlo collegandosi al link https://vendor.i-faber.com/vm2_cci/ presentando il Questionario Dati Generali inserito a sistema entro i termini previsti dal Bando (ore 24,00 del 15 Dicembre 2012).
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