Il
futuro dell’Italia, il suo rapporto con l’Europa, la modernizzazione e la
riorganizzazione del centro destra nel Paese, non solo come strumento per frenare l’avanzata della
sinistra, ma anche come riflessione con la quale riaffermare il primato della
politica rispetto al cosiddetto ‘potere dei tecnici’.
Sono
stati questi alcuni dei tanti spunti di discussione che a Modena, in Emilia,
sabato 1 e domenica 2 dicembre, hanno
arricchito ed animato il dibattito al convegno “Battere la sinistra, salvare
l’Italia”, organizzato dal Movimento dei Popolari e Liberali nel Pdl, del sen
Carlo Giovanardi, alla presenza dei massimi vertici nazionali del Pdl.
“L’Italia
sta certamente vivendo una fase delicata e difficile – ha commentato al suo
ritorno da Modena il coordinatore regionale dei Popolari e Liberali della
Calabria on. Giovanni Nucera – dove non
tutto è colpa della politica, e delle scelte di governo di questi anni. Per
questo ho molto apprezzato l’invito alla riflessione di Modena, maturata dalla
necessità di recuperare valori, storia e tradizioni che sono parte fondamentale
della componente che si richiama al cattolicesimo democratico e liberale, da
cui intendiamo ripartire per ridare fiducia e speranza al nostro Paese. A Modena si è autoconvocato il ‘gotha’ del Pdl
nazionale, da Fabrizio Cicchitto, ad Ignazio La Russa, da Gaetano Quagliarello
a Renato Brunetta, da Altero Matteoli a Maurizio Lupi, fino a Gianfranco
Rotondi e Carlo Giovanardi”.
E’
stata una assemblea partecipata – ha ancora detto l’on. Nucera – alla quale ci
siamo presentati con la forza delle nostre idee e l’orgoglio delle nostre
scelte, dove abbiamo ribadito l’idea di una nostra proposta politica, nella
quale immaginare una economia sociale di mercato, attenta alla società civile,
alle necessità delle fasce più deboli, diametralmente opposta alle scelte
economiche attuate da Monti. Ed ancora, il ruolo del Mezzogiorno, l’attenzione
alle politiche di sviluppo del Meridione, sparite dall’agenda politica
nazionale degli ultimi anni, partendo dalle analisi, e dalle proposte che prima
di noi hanno fatto illustri meridionalisti che avevano a cuore le sorti del Sud
Italia, come don Luigi Sturzo, cui si è ispirata la nostra vocazione politica”.
“Modena
ha offerto l’occasione per rivendicare la nostra identità politica, far
emergere le idee che ci uniscono, i valori che rappresentano il ‘cemento’ sul
quale il Pdl ed i cattolici democratici fondano la loro aggregazione politica –
ha sottolineato Nucera che ha definito estremamente positivo e provvidenziale
l’appello del Segretario nazionale Pdl on. Angelino Alfano, che pur
impossibilitato a partecipare ai lavori,
ha fatto pervenire un messaggio personale nel quale ha rinnovato la
necessità di ritrovare l’unità del partito, ritrovare la forza delle idee, ed arricchire il Pdl con un
programma adeguato a quelle che sono le
necessità dell’Italia, per superare definitivamente la parentesi emergenziale
del Governo tecnico, cui il Pdl ha responsabilmente fornito sostegno “pensando
di fare il bene dell’Italia, anche quando non eravamo pienamente convinti – ha
scritto Alfano – di numerose scelte”.
“La proposta principale scaturita dal VI Raduno dei Popolari e Liberali
d’Italia è quella che il Pdl ritrovi lo spirito emotivo che portò alla grande
aggregazione della Casa della Libertà, mettendo insieme le anime moderate del
Paese. Ma è stata rimarcata anche la necessità – ha concluso l’on. Giovanni
Nucera – del ricambio di quella classe dirigente che in Italia ha segnato, con
spirito di servizio anni di crescita e sviluppo del Paese, ma che oggi è
necessario rinnovare, attraverso una nuova e condivisa legge elettorale, in
nome del cambiamento e del rinnovamento delle idee e delle scelte che l’Italia
attende”.
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