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lunedì 10 dicembre 2012

Reggio Calabria - SEL: “La rabbia dei dipendenti comunali è comprensibile, chi pagherà adesso? Quella delibera va revocata”


Le scene di rabbia viste oggi in Piazza Italia di fronte Palazzo San Giorgio sono comprensibili. Certo, qualcuno dirà che forse vengono “troppo tardi”, perché non tre mesi fa, quando c’era ancora un’amministrazione e un Sindaco realmente responsabili? Eppur vero che “meglio tardi che mai”! Ad oggi la mensilità di novembre non è stata pagata. Del resto i lavoratori hanno esplicitamente detto a gran voce che “non ce l’hanno contro i commissari”, sanno bene dunque che i responsabili dello scempio sono coloro che hanno amministrato negli anni passati, che tutto ciò è il frutto del cosiddetto “modello Reggio”. I commissari oggi gestiscono una situazione gravissima generata dalla cattiva amministrazione e dal latrocinio compiuto nell’ultimo decennio. Tuttavia, nel merito, la rabbia dei dipendenti comunali che hanno quasi “assaltato” le porte di Palazzo San Giorgio è più che comprensibile. Stamattina è stata resa pubblica la delibera della discordia, quella che sancisce la volontà da parte del Comune di rifarsi sulle buste paga dei dipendenti comunali sospendendo la Progressione economica orizzontale e recuperando le somme già erogate a causa delle clausole contrattuali considerate illegittime dalla Corte dei Conti. Eppur vero che tali somme sono state erogate sulla base del contratto collettivo decentrato e dunque l’illegittimità spetta riconoscerla, semmai, al giudice del lavoro. Così come che tali somme non sono state distribuite a pioggia ma a seguito di schede valutative che hanno riconosciuto la progressione in base appunto a tali schede. Questa delibera va immediatamente revocata. Quello che è chiaro e che vorremmo che capissero anche i commissari è che di certo la colpa della situazione attuale non può essere imputata ai dipendenti comunali chiedendo ad ognuno di loro una somma di circa diecimila euro a testa! Non è possibile che adesso a pagare i debiti dell’Ente siano i dipendenti comunali, in questo modo tra l’altro illegittimo. Inoltre tutto ciò non giustifica comunque il ritardo nei pagamenti dello stipendio di novembre e la voce di corridoio che anche dicembre e la tredicesima siano a rischio. Il timore è che da qui a breve si crei un’altra emergenza sociale. Mi auguro che i commissari, che hanno fissato un altro incontro per domani con i lavoratori, giungano ad una soluzione legittima e non vessatoria. Il dato politico è che, di fronte a tutto ciò, il vero responsabile politico ancora in carica, il Governatore Scopelliti, tace indecentemente. In una regione normale avrebbe prontamente rassegnato le proprie dimissioni.

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