(ASCA) - Roma, 11 dic - Emergenza infanzia nelle regioni del sud: 417.000 minori in poverta' assoluta. Spesa sociale e asili nido ai minimi nazionali. Dispersione scolastica oltre il 20%. E' questo lo scenario emerso dal nuovo rapporto ''Fare Comunita' Educante: la Sfida da Vincere'' di 'Crescere al Sud', la rete di associazioni e organizzazioni attive nel Mezzogiorno promossa da Save the Children e Fondazione con Il Sud. Lo comunica, in una nota, Save the Children Italia. Piu' della meta' degli under 18 in poverta' assoluta del Paese sono nel Mezzogiorno, informa la nota, 417.000 su 720.000, dove in un solo anno, tra 2010 e 2011, le famiglie con minori povere sono aumentate del 2%. Per famiglie e minori far quadrare i conti diventa impossibile se anche la spesa sociale comunale che li dovrebbe sostenere e' la piu' bassa d'Italia, 61 euro in media nelle principali regioni meridionali che scendono a 25 in Calabria, contro i 282 dell'Emilia Romagna o i 262 del Veneto. Poverta' e disagio colpiscono in particolare chi e' piu' vulnerabile, come le mamme con meno di 20 anni, le ''madri bambine'', che sono soprattutto al sud (3,38% a Napoli contro lo 0,97% di Milano). Difficile anche la situazione riguardante gli asili nido. In regioni come Sicilia, Calabria, Campania e Puglia infatti, sono in media solo 5 su 100 i bambini presi in carico nei nido pubblici o nei servizi integrati, contro i 27 di Valle d'Aosta e Umbria o i 29 dell'Emilia Romagna. Il tempo pieno in alcune regioni del Mezzogiorno e' una chimera, supera di poco il 7% in Sicilia e Campania contro la media nazionale del 29%. ''Di fronte al fatto che bambini e le bambine che nascono e crescono al sud sono sempre piu' ai margini, quasi invisibili ed esposti da subito al disagio e' indispensabile una inversione di rotta. Per questo abbiamo unito le nostre forze dando vita a 'Crescere al Sud', per puntare ad un ribaltamento dell'approccio in materia di welfare'', ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia. ''I servizi per l'infanzia e l'adolescenza sono uno strumento imprescindibile soprattutto in presenza della crisi e a maggior ragione dove questa colpisce di piu'. La spesa pubblica, soprattutto quella destinata ai minori - ha concluso - non e' un costo ma piuttosto un investimento fondamentale che 'paga' sia intermini di tutela di diritti che in un'ottica di razionalizzazione e risparmio per il futuro''.
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