“Le preoccupazioni della nostra gente, delle nostre
città e della nostra regione, sono anche le nostre e per questo guardiamo con
animo di comprensione e di condivisione alle tante sofferenze, nell’auspicio che l’impegno di tutti possa
alleviare queste angosce, aiutare a risolvere i problemi della gente più umile
e bisognosa ”. Sono le parole
pronunciate, in uno dei passaggi della
sua omelia, dal vicario della Curia arcivescovile di Reggio Calabria, don
Antonino Iachino, che ha celebrato la Santa Messa per il Natale nell’auditorium
‘Calipari’ del Consiglio regionale.
“Il Natale non è una ricorrenza di superficialità e di consumi – ha detto ancora don Iachino –
perché un cristiano, estraneo al mondo e
lontano dai problemi degli altri, non è un buon cristiano e la fede non deve
essere solo proclamata, ma soprattutto testimoniata”.
Il presidente del Consiglio regionale, Francesco
Talarico, che ha partecipato alla cerimonia con il Vicepresidente Alessandro
Nicolò, a conclusione della funzione religiosa, ha ringraziato don Iachino e
rivolto “un saluto e un augurio particolare
al vescovo, mons. Vittorio Mondello”, assente da Reggio per motivi di
salute.
“Il Natale – ha detto Talarico rivolto ai dipendenti presenti alla
celebrazione nell’aula “ Calipari “ –
non è una festa consumistica, ma riproduce, nei millenni, i valori fondanti
della famiglia e della società. Deve essere un’occasione di stimolo e di
riflessione, per guardare dentro noi stessi, impegnandoci ognuno nel proprio ruolo - come ci ha
richiamato don Iachino - a fare sempre
meglio, per i meno fortunati, per i più bisognosi, per quegli ultimi che spesso
non hanno voce per farsi sentire. Abbiamo coscienza – ha detto ancora Talarico
- che i tempi sono segnati da una crisi particolarmente dura, che si infrange
su tantissime famiglie, fino a comprometterne una dignitosa condizione di vita.
Una situazione ulteriormente avvilita dalla disoccupazione – ha proseguito il
Presidente del Consiglio regionale – dalla precarietà di tanti giovani, che
deve spingerci, quotidianamente, a produrre atti di buona politica e di buona
amministrazione, liberando quanto più possibile risorse, in particolare, quelle
europee, per capovolgere la tendenza in atto. E da questa struttura, dalla
massima istituzione calabrese – ha detto ancora Francesco Talarico – che si
deve sentire palpitare l’azione e
l’impegno, declinato con l’orgoglio di operare nel ‘parlamento’ della
Calabria, per far comprendere ai calabresi che qui si lavora per tutta la
nostra comunità e per il bene comune. E’ con questi sentimenti – ha sottolineato Francesco Talarico – che
intendo esprimere la nostra vicinanza e
il nostro pensiero solidale, in questo momento, in particolare a quei
calabresi che risiedono nell’area del Pollino, che stanno vivendo, ormai da
tantissimo tempo, il dramma di dovere rinunciare alle proprie case, alla
serenità di queste giornate, sottoposti a continue angosce a causa del
terremoto. Ecco perché queste prossime festività devono spingerci di più a
pensare e a riflettere, per essere più efficaci, più pronti, recuperando così
quei valori che questa crisi economica rischia di ingrigire, impoverendoci
tutti. Per queste ragioni, infine – ha concluso il Presidente del Consiglio
regionale – intendo ringraziare di cuore la Chiesa calabrese che con la sua
opera è riferimento costante ed ispiratore del nostro agire istituzionale”.
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