DOMANI LA RICHIESTA IN PROCESSO A PRESUNTI ESPONENTI CLAN (ANSA) - CATANZARO, 12 DIC - La Federazione nazionale delle Associazioni antiracket ed antiusura italiane (Fai) si costituira' parte civile nel processo che iniziera' domani, a Catanzaro, ad esponenti della cosca di 'ndrangheta dei Giampa' di Lamezia Terme, scaturito dall'operazione ''Medusa'' che nel giugno scorso porto' all'arresto di 36 persone. Sara' il presidente nazionale della Fai, Tano Grasso, a presentarsi in aula per chiedere la costituzione di parte civile e ''per essere al fianco di tutti gli imprenditori che hanno deciso di denunciare''. Il processo, secondo Maria Teresa Morano esponente nazionale della Fai e dell'antiracket della Calabria, e' ''una vera e propria opportunita' per liberare il territorio dal racket. Alla sbarra e' andato un intero clan che condizionava una parte significativa della citta' e l'associazione antiracket ha sicuramente avuto un ruolo importante visto che cinque imprenditori che aderiscono all'Ala di Lamezia Terme non solo hanno denunciato ma si costituiranno parte civile, cosi' come fara' anche l'associazione lametina''. ''L'auspicio - ha concluso la Morano - e' che sia solo l'avvio di una serie di denunce e di processi e che altri imprenditori possano farsi avanti per denunciare le estorsioni. Siamo dinanzi ad un momento storico, la magistratura e gli inquirenti sono stati in grado di debellare una delle cosche piu' violente, dobbiamo assolutamente approfittarne ed evitare che altre possano rafforzarsi e prenderne il posto''.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.