11 dicembre 2012
Automobilisti con la paura di restare a piedi a causa dello
sciopero dei benzinai, già dalle prime ore di oggi, hanno iniziato la corsa al
rifornimento. Lunghe code si registrano in tutte le città, nonostante i prezzi,
gli automobilisti hanno preferito fare il pieno.
Lo stop è previsto dalle 19 di stasera fino alle 7 del 14
dicembre per quanto riguarda la rete ordinaria, mentre su quella autostradale
dalle 22 di stasera alle 22 del 13. Non è servito, ieri, l’incontro tra i
sindacati di categoria Fegica Cisl, Faib Confesercenti e Figisc-Anisa
Confcommercio al ministero dello Sviluppo economico: “i petrolieri hanno chiuso
ogni spazio di trattativa e il governo non è riuscito a trovare una via
d’uscita per scongiurare lo sciopero”. I gestori di Faib-Confesercenti,
Fegica-Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio chiedevano al governo di fare in modo
che i petrolieri rispettassero le norme esistenti e in particolare quelle
previste dal decreto Cresci-Italia. Al centro della vertenza ci sono la
contrattazione con le compagnie petrolifere per il rinnovo dei contratti
scaduti, le nuove tipologie contrattuali, la crisi dei consumi sulla rete
autostradale, la ristrutturazione della rete di distribuzione nel quadro di una
riduzione del numero degli impianti, i costi dell’utilizzo della moneta
elettronica per i rifornimenti.
L’agitazione potrebbe andare avanti, coinvolgendo anche la
settimana tra Natale e Capodanno: per quel periodo, i gestori preannunciano il
rifiuto del pagamento con moneta elettronica (carte di credito e pago bancomat,
“per protestare contro la pratica delle banche di sostituire la commissione sui
rifornimenti fino a 100 euro – abolita per legge – con altre voci di costo a
carico dei gestori”).
In autostrada un distributore aperto ogni 100 km. Nel corso
dello sciopero sono stati individuati, tra gli oltre 450 distributori presenti
nelle autostrade, quelli che garantiranno comunque il rifornimento. L’apertura
delle stazioni di servizio verrà assicurata in misura non inferiore a un
impianto ogni 100 chilometri. Lo fa sapere Viabilità Italia, il Centro di
coordinamento della circolazione del Viminale, che monitorerà ”le condizioni
della circolazione e gli eventuali riflessi che lo sciopero, qualora
confermato, dovesse arrecare alla mobilità nazionale”.
Niente sciopero in Valle d’Aosta. Benché ritengano ”valide e
importanti” le ragioni dello sciopero, le organizzazioni dei benzinai
Faib-Confesercenti Valle d’Aosta e Figisc/Anisa-Confcommercio Valle d’Aosta
”non invitano i propri associati ad aderire allo sciopero, lasciando loro
l’autonoma decisione individuale”. Tale scelta è motivata dalla ”difficilissima
congiuntura economica in cui versano i consumi in generale e quelli di
carburanti in modo particolare”. ”Non ci sentiamo di aggiungere nuove richieste
di sacrifici ai tanti già in atto – affermato le rappresentanze regionali dei
gestori degli impianti – le nostre aziende sono in ginocchio e perciò le
lasciamo libere di adottare il comportamento che ritengono più idoneo”.
Fonte: repubblica.it
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