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mercoledì 12 dicembre 2012

'NDRANGHETA: IN UN LIBRO SPIEGATO RAPPORTO CHIESA-MAFIE NUOVO 'ATLANTE DELLE MAFIE' CURATO DA CICONTE-FORGIONE E SALES

(ANSA) - CATANZARO, 12 DIC - ''Don Salvatore Santaguida, aveva la consapevolezza degli omicidi in corso di programmazione e prima che venissero commessi''. Pesa come un macigno sulla Chiesa calabrese quanto sostenuto dalla Dda di Catanzaro in merito alla vicenda del parroco di Stefanaconi. E, purtroppo, conferma quanto sostenuto da molti sul legame a volte fin troppo stretto e non solo di facciata o di convenienza che ha unito la Chiesa alla criminalita' organizzata, specie nelle regioni del Sud. A dipanare l'intricata matassa per consentire un'adeguata comprensione della questione, giunge in soccorso un saggio di Isaia Sales, intitolato appunto ''Chiesa e mafie'', pubblicato all'interno del nuovo 'Atlante delle mafie' recentemente edito da Rubbettino a cura di Enzo Ciconte, Francesco Forgione e lo stesso Isaia Sales. ''Fino agli anni '70 - ricorda Sales - la Chiesa non ha mai prodotto un documento ufficiale in cui venisse condannata la mafia, nonostante fosse passato piu' di un secolo dalla nascita e affermazione del fenomeno. Le cose sono cambiate lentamente con le omelie del card. Pappalardo, con lo storico appello di Giovanni Paolo II ad Agrigento e, soprattutto con il sangue dei sacerdoti martiri don Giuseppe Puglisi e Don Giuseppe Diana. Ma al di la' di queste straordinarie eccezioni l'atteggiamento della Chiesa, specie da parte delle autorita' locali, e' stato improntato al silenzio. D'altro canto non vi e' stato finora covo di boss all'interno del quale non facessero bella mostra di se' bibbie, corone del rosario, statue e immagini sacre. Puo' apparire certo superstizione eppure nessuno ha mai vietato ai boss i sacramenti o funerali solenni o, addirittura, di fare da padrini a battesimi e cresime. D'altro canto appare singolare che la mafia abbia prosperato proprio nelle regioni a piu' alta partecipazione cattolica come la Calabria, la Sicilia, la Puglia e la Campania''. Merita di essere riportata per intero la conclusione del saggio: ''La Chiesa non puo' tirarsi fuori dal problema mafioso: le mafie sono anche un suo problema, non solo dello Stato italiano. Sulla mafia la Chiesa non e' stata maestra di vita''.

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