Mattinata
odiena a Delianuova (RC), i Carabinieri di Palmi, traevano in arresto PAPALIA
Giuseppe classe 1985,
residente ad Anzio (RM), via Stradone Sant’anastasio n. 41, ma di fatto
domiciliato in Delianuova (RC) alla via Carmelia n. 71, celibe, incensurato, in
esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa
dal G.i.p. presso il Tribunale di Palmi dott. Fulvio Accurso, poiché ritenuto
responsabile (in concorso con Napoli Luigi (deceduto), Napoli Giuliano e Festa
Antonino (detenuti per medesima causa) in qualità di basista ed
agevolatore della fuga) del reato p. e p. dall’art. 81 cpv, art. 110, 628 comma
3 n1, 575, 576 in
relazione all’art. 61 n. 2 c.p.. (rapina ed omicidio aggravati). L’arresto,
compiuto nella decorsa notte si riferisce alla tragica rapina compiuta in data
07.04.2012, vigilia di Pasqua, presso il supermercato “CRAI TROVATUTTO” di proprietà di Strano Giuseppantonio e sito in
Delianuova; in quell’occasione, due persone travisate, di cui una armata di pistola
(NAPOLI Luigi), facevano irruzione nel predetto esercizio commerciale al fine
di farsi consegnare, sotto minaccia dell’arma da fuoco, l’incasso del
supermercato; mentre un rapinatore (FESTA Antonino) cercava d’impossessarsi del
danaro ivi presente, il proprietario opponeva viva resistenza ai malviventi
ingaggiando con gli stessi, ed in particolare con quello armato, una
colluttazione, nel corso della quale venivano esplosi diversi colpi
all’indirizzo del commerciante che ne veniva mortalmente attinto; nel
frattempo giungeva nell’esercizio commerciale il fratello della vittima, Strano
Michele, che, nelle concitate fasi immediatamente successive al ferimento di
Giuseppantonio esplodeva alcuni colpi di pistola all’indirizzo del rapinatore
armato (NAPOLI Luigi); i due rapinatori quindi, con l’ausilio di un terzo
complice (NAPOLI Giuliano) che attendeva all’esterno del supermercato a bordo
di un’autovettura, poi risultata rubata, si davano alla fuga; poco dopo, sul
selciato di una stradina isolata del comune di Delianuova, veniva rinvenuto il
cadavere di Napoli Luigi, evidentemente abbandonato dagli altri rapinatori in
fuga.
A
seguito del gravissimo fatto di sangue, le immediate, vaste ed incessanti
attività d’indagine compiute, consentivano d’individuare quali autori dello
stesso, oltre al defunto Napoli Luigi, i già citati Napoli Giuliano e Festa
Antonino; quest’ultimo veniva rintracciato nella tarda mattinata del giorno
08.04.2012 nelle campagne della frazione di Castellace di Oppido Mamertina (RC)
e sottoposto a fermo d’indiziato di delitto; lo stesso, sottoposto
ad interrogatorio dall’A.G., coadiuvata dai militari operanti, ammetteva
pienamente le proprie responsabilità. Successivamente, in data 09.04.2012,
veniva sottoposto a fermo di delitto anche Napoli Giuliano che nel frattempo si
era spontaneamente presentato presso la Casa Circondariale
di Palmi (anch’egli, in sede di interrogatorio ammetteva le proprie
responsabilità).
A
seguito dei due citati fermi, l’attività d’indagine è comunque proseguita al
fine di fare chiarezza su alcuni aspetti che sin da subito facevano desumere
che all’efferata rapina aveva preso parte almeno un’altra persona, un
“conoscitore” d’area o un cosiddetto “basista”; tale ipotesi investigativa
veniva prontamente confermata dalle risultanze delle varie attività d’indagine
intraprese, sia quelle tecniche d’intercettazione, sia quelle di riscontro sul
territorio, di sopralluogo ed informative. All’esito della predetta attività
d’indagine, si raccoglievano gravi indizi di colpevolezza a carico di PAPALIA
Giuseppe che con ogni evidenza aveva coadiuvato e coordinato nell’attività
illecita gli esecutori materiali, fungendo appunto sia da basista ma anche da
vero e proprio “regista” della stessa; inoltre si è accertato come il PAPALIA
abbia svolto un ruolo determinante sull’individuazione del luogo d’abbandono
dell’auto utilizzata per la rapina (rinvenuta in una stradina di montagna,
isolata ed evidentemente nota solo ad un ottimo conoscitore della zona) e per
le successive via di fuga utilizzate (anch’esse isolate e di difficile
conoscenza ed accesso).
Quindi,
alla luce dei numerosi e gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico del
PAPALIA Giuseppe, veniva richiesta, da parte del sostituto procuratore dott.
Enzo Bucarelli della Procura della Repubblica di Palmi, l’emissione di una
ordinanza di custodia cautelare in carcere che veniva emessa in data 10.12.2012
dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palmi ed eseguita, nella medesima data,
dai militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile e da quelli della
Stazione Carabinieri di Delianuova. Le indagini continuano per accertare
eventuali ulteriori responsabilità.
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