Urbanistica anno zero. Sulle politiche di governo del territorio e sulla pianificazione territoriale e paesaggistica Scopelliti, Aiello e la Giunta Regionale continuano a menare il can per l’aia.
In circa due anni di governo Scopelliti, in questo settore abbiamo assistito al più completo immobilismo e alla più assoluta paralisi che sono stati interrotti solo da un atto di cui i calabresi si ricordano per gli effetti nefasti e dannosi che ha prodotto: la famigerata delibera n. 331 del 21 aprile 2010 della Giunta Regionale con la quale Scopelliti decise la sospensione del Quadro Territoriale Regionale a valenza Paesaggistica ritirandolo dall’esame del Consiglio Regionale “per renderlo compatibile alle linee politico-programmatiche del nuovo governo regionale”, che dopo due anni però ancora non si conoscono. A tutt’oggi, a quasi 2 anni dal ritiro del QTR/P dal Consiglio da parte della Giunta regionale, non si hanno notizie del QTR/P e la Calabria rimane priva di norme inerenti il governo del territorio, l’assetto urbanistico, le strategie territoriali di sviluppo, la difesa del suolo e le azioni contro i rischi, la tutela e la valorizzazione del paesaggio e dei beni paesaggistici, la qualità edilizia, urbana e paesaggistica.
Adesso dopo aver perso due anni inutilmente hanno fatto la scoperta dell’acqua calda e lanciano una campagna di ascolto sul nuovo QTR paesaggistico, ovvero sul nuovo Documento Preliminare del QTR/P (siamo tornati indietro al 2009), mentre l’Assessore Aiello addirittura usa termini come “rivoluzione culturale” .
Ma quando mai. Francamente non sappiamo cosa ci sia di rivoluzionario in tutto questo.
Certo non è rivoluzionaria una Giunta regionale che come primo atto del suo insediamento ha bloccato e insabbiato il QTR/P, uno strumento di pianificazione territoriale e paesaggistica frutto questo sì di una straordinaria campagna di consultazione e di confronto con tutte le istituzioni e con tutti i settori della società calabrese che aveva determinato un grande dibattito a livello regionale di tipo culturale, tecnico e scientifico sulla pianificazione urbanistica e sulla legge urbanistica della Calabria.
Le chiacchiere dunque stanno davvero a zero. La politica degli annunci privi di qualsiasi fondatezza ha fatto Il suo tempo.
Costoro parlano di ascolto ma non garantiscono nessuna trasparenza.
A conferma di tale denuncia ricordiamo tre fatti clamorosi che non possono passare sotto silenzio:
1) nella seduta del 30 gennaio invece di approvare il QTR/P il Consiglio Regionale ha approvato per la seconda volta il piano casa che, in Calabria, autorizza una nuova colata di cemento che provocherà un nuovo saccheggio del territorio e del paesaggio all’insegna di una deregulation che favorirà abusi e speculazioni: uno scempio scontato poiché la giunta Scopelliti ha deciso di azzerare, in Calabria, gli strumenti di pianificazione territoriale come il QTR/P;
2) nei giorni scorsi alla faccia della trasparenza e dell’ascolto è stato addirittura cancellato dal sito internet della regione il portale del QTR/P, risalente alla precedente gestione dell’Assessorato, che conteneva tutti i documenti tecnici, i documenti inerenti la concertazione e la partecipazione e i documenti inerenti le procedure di redazione dello stesso piano ed era una fonte inesauribile di conoscenze, dati, informazioni e notizie utili anche ai fini della redazione dei Piani Strutturali Comunali. Adesso tutto questo non c’è più a causa di un’azione delittuosa che solo una mente abituata alla poca trasparenza ha potuto escogitare. Si ritiene infatti che i portali istituzionali debbano essere aggiornati quotidianamente mantenendo però anche le informazioni precedenti. Ad oggi nel portale dell’Assessorato regionale all’Urbanistica, oltre qualche news, non esiste alcun aggiornamento rispetto a marzo 2010, nei contenuti e nei documenti a dimostrazione della inattività dello stesso assessorato;
3) oltre un anno fa era stato fatto un avviso pubblico per la nomina del nuovo Coordinatore Scientifico del QTR/P e per la costituzione dell’Ufficio del Piano. Ebbene ancora oggi alla faccia della trasparenza non si conoscono gli esiti di quella selezione. Anche se si può tranquillamente affermare che quell’avviso è stato solo una presa in giro per i professionisti e i tecnici calabresi, visto che il Direttore Generale arch. Putortì ha emanato il decreto n. 13949 del 2/11/2011, con il quale si stabilisce di dare avvio alle procedure per la rielaborazione del QTR/P, con oltre un anno e mezzo di ritardo, senza tenere in alcun conto l’avviso pubblico che lo stesso aveva pubblicato, recluando professionisti esterni in altro modo, tant’è vero che sempre alla faccia della trasparenza nessuno dei partecipanti ha ricevuto alcuna notizia in merito, né si è mai reso pubblico l’esito della valutazione della Commissione incaricata.
Sarebbe davvero una sciagura per i calabresi se i responsabili politici e tecnici dell’urbanistica calabrese decidessero di seguire le orme di Cetto la qualunque, che si vantava di avere nominato un suo fedelissimo primario di chirurgia e si scagliava contro l’opposizione di De Santis rea di denunciare il fatto che il neo primario non era neanche laureato.
Ebbene alla Regione, nel tempo di Scopelliti, potrebbe capitare anche questo, con la conseguenza che l’ottimo lavoro fatto in precedenza da tecnici e professionisti di valore indiscusso rischia di essere calpestato e messo sotto i piedi.
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