L’accordo tra Abi e Associazioni consumatori ricalca in larga parte il precedente Piano ed è stato sottoscritto da Adiconsum per senso di responsabilità nei confronti delle tante famiglie italiane sovra indebitate
Adiconsum – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – ritiene che sia ormai tempo della realizzazione di un Fondo mutualistico stabile realizzato si con soldi pubblici, ma anche con contributi delle Fondazioni Bancarie e simbolicamente dai consumatori, che dia reali certezze a quelle famiglie che per il ridimensionamento del loro reddito per eventi come la disoccupazione, la cassa integrazione, ecc, non sono in grado di poter onorare il proprio debito.
Le Banche non requisiscano le abitazioni mettendole all’asta, ma li diano in affitto per cinque anni, con canoni mensili dimezzati rispetto al mutuo alle stesse famiglie, che con la perdita dell’abitazione rischiano il lastrico.
Tra le novità degne di nota l’abbassamento a 90 gg. invece che 180, del limite del ritardo dei pagamenti delle famiglie per accedere al Piano, a causa dell’accordo di Basilea.
Adiconsum, altresì, ritiene positiva la richiesta congiunta sia da parte di Abi che dei Consumatori al Governo di un emendamento che consenta l’accesso al Fondo del Ministero dell’Economia a coloro che non riuscissero dopo il Piano Famiglie a riprendere i pagamenti.
Adiconsum in particolare – sottolinea Giordano - ha fatto inserire nell’accordo che saranno ricercate congiuntamente tutte le misure utili per sostenere le famiglie che non possono far fronte al proprio indebitamento.
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