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lunedì 30 gennaio 2012

CINEMA: UN IMPRENDITORE CORRIERE DELLA MAFIA PER CRISI IN SALA SULLA STRADA DI CASA CON MARCHIONI,LIOTTI E FINOCCHIARO

(Di Francesco Gallo) (ANSA) - ROMA, 30 GEN - Un piccolo film (meno di 300.000 Euro), pieno di dignita' e che ha attraversato piu' di un festival vincendo anche premi, in cui si racconta come un imprenditore ligure, Alberto (Vinicio Marchioni), con l'azienda in crisi si mette a fare il corriere per un'organizzazione criminale. E' 'Sulla strada di casa', opera prima di Emiliano Corapi, film liberamente ispirato alla cronaca e che sara' nelle sale italiane da venerdi' distribuito da Iris in circa venti copie. Il film, che non e' riuscito mai ad ottenere i contributi statali (''ci abbiamo provato tre volte'' rivela il regista esordiente), mette in scena un piccolo dramma. Quello di Alberto, con tanto di figli e moglie (Donatella Finocchiaro), che, all'insaputa di tutti, per non chiudere la sua azienda in piena crisi e licenziare i suoi operai, si mette a fare periodici viaggi verso Reggio Calabria per raccogliere materiale che scotta e riportarlo poi alla malavita del Nord. Alberto e' in fondo una brava persona, uno che cerca di sopravvivere, ma quando sta per fare l'ultimo viaggio, prima di partire dalla sua casa, un piccolo gruppo di balordi prende in ostaggio la sua famiglia e chiede che il materiale venga consegnato a loro. Per Alberto e' una vera tragedia anche piu' forte quando scopre, una volta giunto in Calabria, che la spedizione, non si sa perche', e' stata appena affidata ad un altro, di nome Sergio (Daniele Liotti). Per salvare la famiglia e recuperare la merce, Alberto si ritrova cosi' a dare la caccia a Sergio, un uomo che scoprira' solo alla fine essere un poveraccio come lui, un uomo normale che cerca solo di sbarcare il lunario e salvare il rapporto che ha con la moglie separata (Claudia Pandolfi) e con il figlio. ''Il film e' nato quando ho letto alcuni fatti di cronaca in cui erano coinvolte persone normali in fatti di malavita. E questo per risolvere i loro problemi economici - spiega Emiliano Corapi oggi in conferenza stampa a Roma -. Volevo cosi' mettere in scena delle persone che devono scegliere se restare integre o meno rispetto ai loro principi piu' profondi''. Dice invece Vinicio Marchioni che per tutto il film si misura con il dialetto genovese:''interpreto un uomo normale che si ritrova ad affrontare una situazione difficile''. Mentre per Daniele Liotti il suo Sergio:''e' un personaggio frustrato e per certi versi immaturi che ha un certo punto sceglie la scorciatoia per vivere, ma allo stesso tempo e' un uomo alla ricerca di redenzione''. Infine, dal regista un piccolo sfogo sulla difficolta' del cinema indipendente in Italia:''se non trovi un accordo con quelle tre quattro persone che gestiscono la distribuzione in Italia, un film indipendente come il nostro e' davvero difficile che veda la luce''.

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