Il movimento civico Energia Pulita esprime viva soddisfazione per lo straordinario risultato del Referendum del 12 e 13 giugno che chiamava alle urne oltre 47 milioni di elettori sui temi dell’acqua pubblica, del nucleare e del legittimo impedimento.
Un risultato inequivocabile quello che ha portato a votare, a quindici giorni dai turni di ballottaggio e a un mese dal primo turno delle amministrative, il 57% degli aventi diritto di voto, superando abbondantemente il tanto atteso quorum. Altrettanto schiacciante è la vittoria del SI a tutti e quattro i quesiti, con percentuali bulgare, segno di una volontà chiara da parte del popolo italiano.
“Siamo felici, oggi ha vinto la democrazia, con un risultato così lampante il governo Berlusconi dovrebbe trarne le dovute conseguenze” dichiara il consigliere comunale di Energia Pulita Nino Liotta ai microfoni delle tv chiamate in Piazza Camagna per testimoniare i festeggiamenti per il risultato referendario.
Un momento di festa e di condivisione al quale ha voluto prendere parte anche Massimo Canale che dichiara: “La ritrovata voglia di partecipazione popolare si è fatta sentire anche in occasione di questo appuntamento referendario. Questo risultato è segno che qualcosa è cambiato in questo Paese e sta cambiando anche a Reggio Calabria, è necessario continuare così incentivando la partecipazione collettiva.” Il movimento Energia Pulita ha preso parte alla mobilitazione cittadina delle ultime settimane a fianco del comitato per i 4 si, del Comitato per l’acqua pubblica, del centro sociale “A. Cartella”, della CGIL e dei movimenti che hanno sposato, sin da subito, la mobilitazione a sostegno del SI a tutti e quattro i quesiti referendari. Volantinaggi nei mercati e nelle principali strade cittadine, porta a porta, gazebo e iniziative di piazza: anche stavolta il movimento non ha lesinato le proprie energie.
Siamo soddisfatti anche rispetto al dato calabrese e reggino: anche la nostra città supera il quorum e evidenzia una chiara volontà collettiva rispetto a tutti e quattro i temi in esame. Scampata la minaccia del ritorno al nucleare e ribadito definitivamente che la giustizia è uguale per tutti viene sancita la natura pubblica dell’acqua in quanto bene comune, fuori dal mercato e dunque sottratta al sistema dei profitti.
Ora sarà necessario procedere vigilando attentamente che il risultato referendario venga rispettato in ogni singolo contesto territoriale per procedere a una generale ri-pubblicizzazione del servizio idrico, a cominciare dalla Sorical, società mista che gestisce il servizio idrico calabrese, che deve ritornare interamente nelle mani pubbliche per una gestione condivisa con i cittadini calabresi.
Ufficio Stampa
Movimento “Energia Pulita”
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.