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venerdì 17 giugno 2011

L’Assessore Aiello ha incontrato Anci, Assindustria, Federingegneri e Federtecnica sull’imminente decadenza degli strumenti urbanistici nei Comuni


L’Assessore all’Urbanistica e Governo del Territorio Piero Aiello, a proposito dell’imminente decadenza degli strumenti urbanistici vigenti in tutti i Comuni della Regione, ha incontrato nei giorni scorsi i vertici di Anci, Assindustria, Federingegneri e Federtecnica, in una cordiale riunione tenutasi presso la sede dell’Assessorato e finalizzata a comprendere le variegate esigenze e problematiche legate alla scadenza di Legge. Tale riunione – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - ha preso spunto da specifiche richieste di incontro dei succitati organismi che, evidentemente interessati alla problematica, hanno esposto al vertice politico-amministrativo del dipartimento le proprie posizioni. L’Assessore Aiello e il Dirigente generale del dipartimento Saverio Putortì, dopo aver attentamente ascoltato e valutato quanto riportato dai presenti, hanno esposto la propria posizione fondamentalmente riguardo l’inopportunità di concedere ulteriori proroghe per la formazione degli ormai improcrastinabili strumenti urbanistici. A tale proposito, l’Assessore Aiello, andando incontro a quelle che sono le esigenze diffuse sul territorio, ha accondisceso ad articolare la misura legislativa di prossima emanazione comprendendo, tra le zone urbanistiche per le quali non decadono le previsioni urbanistiche degli strumenti vigenti (centri storici e zone di completamento) anche le zone per le attività produttive, intimamente legate a processi di sviluppo economico- sociale dei nostri comuni. Quindi la riunione si è conclusa con il reciproco compiacimento riguardo ad una prossima azione amministrativa che superi la logica delle mere “proroghe” e che, invece, riguardi un’attenta valutazione urbanistica che riverbera effetti anche sul tessuto produttivo dei territori. In conclusione, l’Assessore Aiello ha ribadito “No ad una proroga generalizzata, bensì una salutare decadenza degli strumenti urbanistici tranne che per i centri storici, per le zone di completamento, per le zone produttive a mezzo delle quali è possibile continuare l’attività edilizia sia di residenza, ma, soprattutto, produttiva, convinto che tale misura serva anche psicologicamente ad accelerare i processi per la formazione e l’approvazione degli strumenti urbanistici. Ovviamente – ha concluso Aiello - questa posizione può essere assunta dall’attuale felice momento che vede un’azione di accompagnamento promossa e sostenuta dal dipartimento e rivolta a tutti i 409 comuni della Regione”.

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