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giovedì 7 aprile 2011

LAVORO: COLDIRETTI, IL VINO COME OPPORTUNITA' PER 1,2 MILIONI DI PERSONE

NEL DISTRETTO DEL PROSECCO LAVORANO IMMIGRATI DI 53 NAZIONALITA' 
Verona, 7 apr. - (Adnkronos) - Il vino come opportunita' di lavoro per 1,2 milioni di persone impegnate in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attivita' connesse e di servizio nelle 250mila aziende vitivinicole italiane. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione del Vinitaly dal quale si evidenzia che la vigna e' anche momento di integrazione come dimostra il fatto che nel solo distretto del Prosecco lavorano immigrati di ben 53 differenti nazionalita' da 4 diversi continenti. "Sono circa mezzo milione i titolari di vigneti in Italia dove - sottolinea la Coldiretti - trovano occupazione oltre 210mila lavoratori dipendenti, dei quali oltre 50mila sono giovani e 30mila stranieri. Nel vino hanno trovato occasione di impegno diversamente abili, carcerati, ed ex tossicodipendenti come dimostra l'esposizione presentata allo stand della Coldiretti presso il Centro Servizi Arena. Dal vino prodotto da ragazzi autistici a quello realizzato da giovani diversamente abili ma anche le bottiglie portatrici di solidarieta' come quelle del progetto wine for life della comunita' di S.Egidio e il vino solidale della societa' mutuo soccorso fino a quello responsabile con l'etichetta 'se bevi non guidare'. E perfino il vino con l'etichetta braille per i non vedenti e quello dei detenuti e delle comunita' di ex tossicodipendenti come San Patrignano dove sono passati tra i filari ed in cantina 496 giovani ed oggi la vigna si estende per oltre cento ettari. Una conferma del ruolo anche sociale del settore del vino viene anche dalle esperienze nate sui terreni recuperati alla criminalita'. Dall'ultima relazione del commissario straordinario del Governo per i beni confiscati ad organizzazioni criminali si evidenzia che - rileva la Coldiretti - i vigneti e gli oliveti rappresentano ben il 25 per cento dei terreni definitivamente confiscati che si trovano oltre il 91 per cento dei terreni nel citato periodo di riferimento si trova in Sicilia, Calabria e Puglia, con una superficie totale pari a 4.317.917 metri quadrati.

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