Riceviamo e pubblichiamo:
La presenza di cittadini stranieri nella nostra provincia è crescente e ben il 45% risiede proprio nella nostra Città, un numero notevole ma a volte invisibile. La Reggio che vogliamo dovrà essere il perfetto incontro tra storia e futuro, tra passato e presente, un melting pot al centro del Mediterraneo, punto di snodo di saperi e conoscenze. Anche il documento programmatico dedicato a "immigrazione e integrazione" è stato scritto a più mani: abbiamo ascoltato contributi di cittadini e di associazioni, di chi si adopera a sostegno dei migranti, in Città e in Provincia, di chi si occupa di integrazione e mediazione culturale, di chi offre servizi primari e, non da ultimi, degli stessi cittadini stranieri.
Ne esce fuori un'idea di Città che promuove un'integrazione concreta attraverso l'analisi dei bisogni e servizi mirati e l'informazione capillare degli stessi, incentiva la responsabilità civile di immigrati e reggini, apre le porte alla cooperazione internazionale, valorizza competenze e intreccia relazioni con scuola e università, con associazioni, sindacati e operatori sociali. Una politica d'integrazione a livello comunale è uno strumento utile risolvere i casi di emarginazione, povertà e ghettizzazione e prevenire insicurezza e microcriminalità.
Tante le proposte in merito: l'istituzione, ad esempio, di un Assessorato all'immigrazione e all'integrazione, una struttura con il compito specifico di coordinare e curare le politiche rivolte agli immigrati, di stilare la Carta dei servizi per gli immigrati, di procedere a un monitoraggio dell'integrazione scolastica, di favorire l'accesso alla formazione professionale e alla dimensione imprenditoriale.
Sono necessarie le giuste sinergie tra l'Amministrazione Comunale e la Questura di Reggio Calabria, per garantire ai cittadini stranieri non abbienti una difesa legale adeguata e qualificata, grazie anche al supporto dei sindacati e delle associazioni impegnate sul fronte dell'integrazione.
Una tappa che riteniamo necessaria potrà essere quella degli Stati Generali dell'Immigrazione, esperienza già sperimentata in altre parti d'Italia (vedi Puglia) che consentirebbe all'Amministrazione comunale di comprendere meglio il fenomeno in tutta la sua complessità, confrontarsi con le realtà realmente operanti sul territorio, procedere a una concreta analisi dei bisogni e predisporre interventi mirati senza dispersione di energie e risorse.
Mediazione linguistica, scuola, pari opportunità per tutti, formazione professionale, attività imprenditoriali, valorizzazione delle periferie e sviluppo urbano sono punti che riteniamo prioritari. Abbiamo in mente una Reggio differente che delle diversità faccia tesoro, una Città solidale che sappia dare un senso al suo essere Città Euro-Mediterranea con il desiderio di conoscere la diversa originalità delle storie che accoglie.
Ne esce fuori un'idea di Città che promuove un'integrazione concreta attraverso l'analisi dei bisogni e servizi mirati e l'informazione capillare degli stessi, incentiva la responsabilità civile di immigrati e reggini, apre le porte alla cooperazione internazionale, valorizza competenze e intreccia relazioni con scuola e università, con associazioni, sindacati e operatori sociali. Una politica d'integrazione a livello comunale è uno strumento utile risolvere i casi di emarginazione, povertà e ghettizzazione e prevenire insicurezza e microcriminalità.
Tante le proposte in merito: l'istituzione, ad esempio, di un Assessorato all'immigrazione e all'integrazione, una struttura con il compito specifico di coordinare e curare le politiche rivolte agli immigrati, di stilare la Carta dei servizi per gli immigrati, di procedere a un monitoraggio dell'integrazione scolastica, di favorire l'accesso alla formazione professionale e alla dimensione imprenditoriale.
Sono necessarie le giuste sinergie tra l'Amministrazione Comunale e la Questura di Reggio Calabria, per garantire ai cittadini stranieri non abbienti una difesa legale adeguata e qualificata, grazie anche al supporto dei sindacati e delle associazioni impegnate sul fronte dell'integrazione.
Una tappa che riteniamo necessaria potrà essere quella degli Stati Generali dell'Immigrazione, esperienza già sperimentata in altre parti d'Italia (vedi Puglia) che consentirebbe all'Amministrazione comunale di comprendere meglio il fenomeno in tutta la sua complessità, confrontarsi con le realtà realmente operanti sul territorio, procedere a una concreta analisi dei bisogni e predisporre interventi mirati senza dispersione di energie e risorse.
Mediazione linguistica, scuola, pari opportunità per tutti, formazione professionale, attività imprenditoriali, valorizzazione delle periferie e sviluppo urbano sono punti che riteniamo prioritari. Abbiamo in mente una Reggio differente che delle diversità faccia tesoro, una Città solidale che sappia dare un senso al suo essere Città Euro-Mediterranea con il desiderio di conoscere la diversa originalità delle storie che accoglie.
Comitato promotore per Massimo Canale Sindaco di Reggio Calabria
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