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martedì 5 aprile 2011

'NDRANGHETA:FERMI;PENTITO PARLA ATTENTATO SINDACO FALCOMATA'

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 5 APR - C'e' anche un capitolo dedicato all'attentato compiuto il 7 luglio 1997 contro l'abitazione dell'allora sindaco di Reggio Calabria, Italo Falcomata', nel provvedimento di fermo emesso dalla Dda reggina nei confronti di 26 presunti affiliati alle cosche Tegano e Labate. Si tratta, in particolare, dell'interrogatorio di un collaboratore di giustizia, Giovambattista Fracapane, arrestato nel giugno 2004 dopo oltre cinque anni di latitanza, e condannato in via definitiva a due ergastoli per omicidio plurimo pluriaggravato, associazione mafiosa, e altro. Fracapane, in particolare, e' considerato uno dei killer della Cosca De Stefano-Tegano. ''Se ne parlava con Orazio De Stefano - ha raccontato Fracapane nel corso di un interrogatorio - Era presente Luigi Molinetti. Allora io quando ho parlato con De Stefano con.. per il fatto, anzi De Stefano e' uscito a parlare con me e con Molinetti dell'attentato al Sindaco ha nominato che e' stato lui e Paolo Polimeni''. Nel provvedimento, pero', l'episodio dell'attentato non viene contestato. Ignoti, la sera del 7 luglio incendiarono il portone dell'edificio in cui viveva Falcomata', morto nel dicembre 2001 per una leucemia. Le fiamme furono spente da alcuni agenti della squadra volanti della Questura intervenuti dopo che lo stesso sindaco si era messo in contatto col 113 per segnalare che poco prima gli era giunta una telefonata anonima di minacce con l' annuncio di un imminente attentato ai suoi danni.

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