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giovedì 7 aprile 2011

'Ndrangheta: ucciso De Marco,gli avevano ammazzato moglie

Cosenza, 07 apr. (TMNews) - Gaetano De Marco, l'uomo al quale furono uccise la moglie e la figlia per vendetta, e' stato assassinato stamani lungo la strada che conduce da Spezzano Albanese a San Lorenzo del Vallo, nel cosentino. L'uomo stava camminando per strada quando e' stato raggiunto da alcuni colpi d'arma da fuoco. L'omicidio della moglie e della figlia dell'uomo, Rosellina Indrieri, di 45 anni, e Barbara, di 26, e' stato compiuto il 16 febbraio scorso nell'appartamento della famiglia a San Lorenzo del Vallo. In quell'occasione sfuggi all'agguato proprio Gaetano De Marco, 54 anni, che dormiva in una stanza diversa da quella in cui si trovavano la moglie e la figlia e che i killer non hanno ispezionato. Per gli investigatori, i sicari quella sera dovevano uccidere tutta la famiglia De Marco. L'olocausto di San Lorenzo sarebbe la reazione a un assurdo delitto, avvenuto un mese prima a Spezzano Albanese. Il figlio del boss latitante Franco Presta, Domenico, di 22 anni, era stato ucciso con un colpo di pistola al termine di una lite per un posto di parcheggio da un commerciante, Aldo De Marco, che è il cognato e lo zio delle vittime. Il commerciante, costituitosi dopo il delitto, è ora rinchiuso in un carcere calabrese, mentre la moglie ed i figli vivono sotto costante sorveglianza lontano dalla Calabria, da quel giorno proprio per sfuggira ad agguati. Gli investigatori sono convinti che ad armare la mano dei sicari sia stato appunto Franco Presta, latitante da oltre due anni, assetato di giustizia. La 'ndrangheta la sua vendetta ha deciso di consumarla colpendo la famiglia dello zio dell'omicida. Quella sera in casa c'era anche il figlio di Gaetano De Marco, Silos, che seppur ferito in maniera grave, riuscì a salvarsi dalla furia dei killer. Il silenzio degli abitanti di San Lorenzo del Vallo è calato anche durante i funerali delle due vittime. Poche le persone che avevano partecipato alle esequie, come a voler prendere le distanze da questa storia. Un silenzio assordante. Il parroco della chiesa, padre Francesco Visciano, nel corso della sua omelia aveva detto che "bisogna perdonare perchè la vendetta colpisce persone innocenti. L'omicidio di Rosellina e Barbara ha colpito tutta la comunità e non solamente i familiari". Le parole del sacerdote erano state più volte interrotte, proprio da Gaetano De Marco, il quale aveva urlato tutta la sua rabbia e, rivolgendosi agli autori del duplice omicidio, aveva detto che "avrebbe fatto vendetta". Non ne ha avuto il tempo, perché i sicari lo hanno rintracciato prima.

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