(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 5 APR - ''Con le indagini di queste settimane - ha detto il procuratore capo della Procura distrettuale, Giuseppe Pignatone - siamo riusciti a verificare gravi indizi di colpevolezza a carico dei fermati per il reato di associazione mafiosa. Abbiamo anche ascoltato le intercettazioni ambientali e telefoniche - ha aggiunto Pignatone - che confermano, almeno finora, che a nessun mafioso e' dato conoscere il livello di comando che lo sovrasta gerarchicamente''. ''E' stata un'operazione - ha detto il capo della squadra mobile, Renato Cortese - che denota l'alta professionalita' della polizia di Stato e dello Sco. I fermati sono personaggi di assoluto rilievo nel panorama mafioso cittadino che sono spesso protagonisti in tutte le indagini di polizia giudiziaria degli ultimi anni''. L'operazione, scattata nel corso della notte, e' stata diretta dal vicequestore Luigi Silipo. ''Ci troviamo dinanzi - ha detto Silipo - a figure di elevato carisma mafioso, conoscitrici del sistema imprenditoriale e civile della citta'. L'accordo sugli affari illeciti ha permesso persino di superare l'odio scatenatosi durante la guerra di mafia degli anni '80, tant'e' che lo stesso collaboratore di giustizia Roberto Moio ha riferito che furono Pasquale Tegano e Domenico Condello, a Sinopoli, a stringersi l'uno all'altro al termine della discussione e piangere per i decessi che la 'guerra' aveva provocato''.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.