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venerdì 18 marzo 2011

Last news Calabria (ore 18:30)

ROM: SEQUESTRATO CAMPO NOMADI IN CALABRIA, E' UN FORTINO IN MILLE VIVONO A LAMEZIA, TRA UN MESE LO SGOMBERO DEFINITIVO (di Massimo Lapenda) (ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 18 MAR - Era diventato un fortino inaccessibile con all'interno una miscela criminogena esplosiva. Cosi' viene descritto dai magistrati della Procura della Repubblica di Lamezia Terme il campo rom di contrada Scordovillo che stamani e' stato sequestrato dai carabinieri. Nel campo vivono un migliaio di persone, tutti residenti a Lamezia Terme, che sono stati denunciati per concorso in invasione di terreni e di edifici pubblici e abusivismo edilizio e che, entro trenta giorni, dovranno lasciare l'area. La popolazione rom che abita nel campo si e' insediata negli anni '60. Con il passare del tempo l'area di contrada Scordovillo, a ridosso della linea ferroviaria Lamezia - Catanzaro, da periferica e' diventata sempre piu' centrale e popolata, sia per la costruzione del nuovo ospedale che di numerosi altri edifici. La situazione all'interno del campo ha subito progressivamente un forte degrado tanto da spingere la Procura della Repubblica ad emettere il provvedimento di sequestro eseguito stamani. Nel corso dell'operazione i carabinieri di Lamezia Terme, del Nucleo operativo ecologico e del Nucleo antisofisticazioni e sanita' e gli agenti della polizia municipale hanno scoperto anche una discarica a cielo aperto realizzata all'interno del campo ed a ridosso del locale ospedale con rifiuti di ogni genere, comprese carcasse di auto. Nel corso delle indagini e' emersa un'autentica emergenza umanitaria ed ambientale che, secondo i magistrati, si potra' affrontare solamente con lo sgombero immediato e la bonifica dell'area. Il campo rappresenta in sintesi la ''fonte principale del fenomeno criminale - scrivono i pm - legato al mondo rom. Il campo e' un fortino degradato a discarica e ghetto nel quale esiste emarginazione sociale e degrado igienico-sanitario con rischio di incendi e di epidemie''. Ora il problema che si pone e' quello di trovare una sistemazione alle famiglie che dovranno lasciare il campo. Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ed al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per chiedere che il Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, venga nominato commissario governativo per affrontare ''questa emergenza rom, cosi' - afferma Speranza - come e' avvenuto per altre citta' italiane''. ''Siamo di fronte - aggiunge il sindaco - al piu' grande problema sociale e di ordine pubblico della citta', che si puo' risolvere soltanto con un intervento organico e procedure di Protezione civile''. 

AGRICOLTURA: PROPOSTA LEGGE DEL PD, "MAI ARANCIATE SENZA ARANCE" (AGI) - Catanzaro, 18 mar. - Scongiurare definitivamente il rischio di trovare sul mercato "aranciate senza arance", tutelare e valorizzare al meglio la produzione made in Italy ed in particolare made in Calabria. Sono gli obiettivi della proposta di legge elaborata dal capogruppo del Partito Democratico in Commissione Agricoltura della Camera, on. Nicodemo Oliverio, e firmata da tutto il gruppo del Pd in Commissione e da oltre ottanta parlamentari. "La possibilita' di vendere sul mercato bibite di fantasia al gusto e con il colore dell'arancia senza contenere tuttavia neanche una minima percentuale del prezioso agrume e la completa sostituzione del succo con aromi e coloranti - afferma Oliverio - non sarebbe stato solo un inganno per i consumatori ma, come sostiene la Coldiretti della Calabria, con il suo presidente Pietro Molinaro, avrebbe posto seri dubbi sugli effetti per la salute considerato che molte di queste sostanze sono oggetto di studi e verifiche per il loro supposto effetto negativo sui bambini (iperattivita'). D'altra parte, rileva la Coldiretti, l'elevato contenuto di zuccheri ha sicuramente effetti negativi sul preoccupante aumento della percentuale di casi di obesita' e sovrappeso tra i giovani che in Italia ha raggiunto il 30 per cento. Peraltro, si sarebbe verificata una drammatica riduzione del consumo di frutta poiche' l'eliminazione totale della soglia del 12 per cento avrebbe fatto sparire dal mercato circa 120 milioni di chili di arance all'anno prodotti in 6.000 ettari di agrumeti, con danni evidenti per consumatori e produttori. In un momento di crisi come questo, un settore portante dell'economia agricola nazionale e, in particolare, delle regioni meridionali, come quello della produzione di agrumi, sarebbe quindi fortemente penalizzato. Questa delle cosiddette "aranciate senza arance" - sottolinea il parlamentare del Pd - e' solo una delle conseguenze legate al via libera comunitario alla produzione e commercializzazione anche di altri prodotti agroalimentari "surrettizi", privi cioe' delle materie prime fondamentali che dovrebbero caratterizzarli. L'Italia e' invece il Paese del cibo sano e di qualita' che deve essere tutelato e valorizzato per garantire una giusta alimentazione e tutela della salute stessa dei cittadini".

'NDRAGHETA: DOLLARI FALSI, ASSOLTO A ROMA FIGLIO CAPO COSCA (ANSA) - ROMA, 18 MAR - Accusato di spaccio di dollari falsi e' stato assolto oggi dai giudici della decima sezione del tribunale di Roma Vincenzo Alvaro, 47 anni, originario di Cosoleto (Reggio Calabria) ma residente nella Capitale, perche' il fatto non costituisce reato. L'uomo, figlio di Nicola Alvaro, detto 'Beccauso', pregiudicato per associazione mafiosa ritenuto dagli investigatori capo della cosca di Cosoleto, era finito sotto processo per aver speso, in tempi diversi, poco meno di 16 mila dollari Usa, versandoli in una banca romana in cambio di euro. Difeso dall'avvocato Domenico Cartolano, Alvaro, ritenuto gestore di fatto di diversi esercizi commerciali, si e' giustificato sostenendo che la somma di danaro che aveva determinato il suo arresto gli era stata consegnata da un cognato, titolare di un bar-tabacchi, il quale l'aveva a sua volta ricevuta da cinesi per l'acquisto di sigarette. Il pm aveva chiesto la condanna dell'imputato a cinque anni di reclusione. Alvaro, con precedenti per estorsione, traffico di stupefacenti, porto abusivo e detenzione di armi, nel 2000 era stato sottoposto per tre anni alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Roma in considerazione dei suoi rapporti con la cosca della 'ndrangheta calabrese Alvaro-Palamara. 

Pignatone: le 'ndrine sono presenti in tutto il mondo Sono capaci di radicarsi e mantenere le stesse gerarchie nomine - Reggio Calabria, 18 mar. (TMNews) - Il Procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone parla a Tmnews e racconta di come la ndrangheta calabrese e reggina in particolare è cresciuta in Italia e nel mondo: "L'operazione 'Crimine' di questa estate condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e Milano ha ricostruito quello che oggi è l'assetto globale della `ndragheta, il suo carattere unitario, la presenza di organismi di vertice. La sua espansione al di fuori della provincia di Reggio Calabria nelle altre regioni italiane in particolare in Lombardia ma non solo è anche all'estero. Abbiamo avuto una grande collaborazione internazionale, con la Germania, con la Svizzera con il Canada con l'Australia a cui ora faremo le richieste per eseguire i provvedimenti richiesti. Con la Germania grazie all'accordo all'interno dell'Unione europea è stato possibile per ben due volte in tre giorni eseguire in contemporanea provvedimenti giudiziari di un certo livello". Ma da quella operazione voi continuate ad avere dei frutti? "Le quattro operazioni dell'ultima settimana si vanno ad inserire nel solco di quella di 'Crimine' da dove vengono diciamo cosi prodotte queste indagini e sviluppate in un senso ben preciso". Un esempio? "Il clan Longo di Polistena, colpito nei giorni scorsi da un operazione della squadra mobile. Sui Longo si lavorava da molti anni senza avere risultati. Ma con le intercettazioni di "Crimine" all'interno della lavanderia dei Commisso a Siderno, abbiamo appurato che il capo del locale di Polistena era appunto Vincenzo Longo che era stato nominata dal capo della provincia Domenico Oppedisano". Quindi un lavoro certosino e preciso della Procura: "Il lavoro naturalmente è di tutto l'ufficio di procura che raccoglie il lavoro e gli sforzi di una polizia giudiziaria all'avanguardia e brillante e di alto livello che formula le richieste che vengono vagliate con tanta solerzia in mezzo a tanti problemi e difficoltà dagli uffici giudicanti di Reggio Calabria, quindi è un intero apparato che funziona". Le cosche calabresi investono sempre più all'estero ma in Germania ormai sono radicate: "Questo lo abbiamo registrato, dalle risposte che vengono dalle indagini. Noi dobbiamo registrare a parte l'episodio cruento e drammatico di Duisburg, che le indagini che fanno riferimento a "Crimine" fanno registrare la presenza di locali veri e propri strutturati secondo le regole in Germani, in Svizzera in Canada in Australia, registriamo il fatto come da tutte queste parti, così come dalla Lombardia e da altre regioni italiane si riconosce la premiazia delle cosche di Reggio Calabria, ma non solo alla della provincia di Reggio Calabria vengono devolute le problematiche che non si riescono a risolvere in sede locale quale organo supremo". Che precauzione avete adottato? "Questo è motivo di preoccupazione, è agevole pensare che queste regione siano zone che vengono usare per riciclare i proventi dell'attività illecita della ndrangheta ed in particolare del narcotraffico, quindi facciamo molta attenzione". Ma perché la `ndrangheta investe al di fuori della Calabria, che è un territorio, che possiamo definire non certo all'avanguardia: "Probabilmente la realtà economica calabrese è talmente deteriorata da non consentire investimenti di grandissimo spessore che diventerebbero subito visibili e sospetti, poi vi è questo fenomeno certamente diverso dalla mafia, della ndrangheta di strutturarsi allo stesso modo con le stesse regole con gli stessi rituali con le stesse denominazione in tante altre parti del mondo mantenendo con la provincia di Reggio Calabria il cordone ombellicare. Questo ovviamente consente di investire all'estero mantenendo comunque in forme varie, che alcune volte riusciamo a documentare altre volte no, il controllo su queste attività fuori e dentro della Calabria".  

MAGARO', CODICE ETICO AUTOREGOLAMENTAZIONE CONTRO MAFIE (ASCA) - Reggio Calabria, 18 mar - La Commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale della Calabria, presieduta da Salvatore Magaro' , in coincidenza con la ''Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie'', dedichera' la seduta 21 marzo prossimo alla presentazione del codice etico di autoregolamentazione del Consiglio regionale sulla trasparenza dei candidati alle elezioni, degli eletti ed amministratori pubblici ''per contrastare ogni forma di collusione con la 'ndrangheta''. L'illustrazione della proposta di provvedimento amministrativo, a firma dello stesso Magaro', avverra' all'insegna della massima partecipazione, essendo la riunione aperta ai partiti politici che hanno gruppi costituiti in Consiglio regionale. Parteciperanno, inoltre, ai lavori, il presidente del Consiglio Francesco Talarico e il presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti.


ROM: SINDACO LAMEZIA, ORA SERVE INTERVENTO PROTEZIONE CIVILE (AGI) - Lamezia Terme (Catanzaro), 18 mar. - "Il provvedimento emesso dalla Procura di Lamezia Terme, che ha sottoposto a sequestro il campo rom di Scordovillo, e' molto importante e di grande rilievo. Non c'e' dubbio che questo provvedimento, motivato da una doverosa azione di natura penale, comportera' ora delle conseguenze sul piano sociale: bisogna trovare, nel giro di un mese, un tetto in un altro luogo per 600 persone. Le stesse conseguenze di un terremoto o altra calamita' naturale". Lo afferma il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. "Siamo di fronte - aggiunge - al piu' grande problema sociale e di ordine pubblico della citta', che si puo' risolvere soltanto con un intervento organico e procedure di Protezione civile. Gia' nei mesi scorsi l'Amministrazione comunale di Lamezia Terme, mentre era impegnata in interventi di bonifica nell'area di Scordovillo ma anche nelle aree vicine (ho ordinato la rimozione e lo smantellamento, anche tramite demolizione, di container danneggiati, pericolanti, incendiati; l'eliminazione di tutti i rifiuti presenti nelle aree adiacenti con interventi finalizzati al trasporto e allo smaltimento nei centri autorizzati; la derattizzazione, la disinfezione e disinfestazione dell'area), aveva scritto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al ministro degli Interni, Roberto Maroni, con il quale aveva anche parlato di persona, al presidente della Regione e al presidente della Provincia per chiedere l'attivazione di una unita' di crisi ed un Accordo di Programma interistituzionale con il coinvolgimento del Governo, della Regione Calabria e della Provincia per il trasferimento della comunita' rom da contrada Scordovillo. A questo punto, appena appreso del provvedimento emesso dalla Procura, ho telefonato doverosamente al Prefetto, Antonio Reppucci, e ho scritto nuovamente a tutte le autorita' competenti, chiedendo loro, a fronte del provvedimento giudiziario, che il nostro Prefetto venga nominato commissario governativo per affrontare questa emergenza rom, cosi' come e' avvenuto per altre citta' italiane. Il Comune di Lamezia Terme ed il suo sindaco sono - conclude Speranza - disponibili a fare tutto quello che e' nelle loro possibilita'. In particolare sono disposto affinche' gli ultimi anni finali del mio mandato siano caratterizzati da un impegno forte per affrontare e risolvere seriamente e concretamente questo problema ultratrentennale. Ma tutte le istituzioni devono impegnarsi a lavorare sotto la regia del Prefetto".

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