'NDRANGHETA: BENI PER 30 MLN SEQUESTRATI A COSCA AQUINO ALTRO PROVVEDIMENTO HA INTERESSATO FAMIGLIA ALVARO DI SINOPOLI (ANSA) - MARINA DI GIOIOSA IONICA (REGGIO CALABRIA), 1 MAR- Beni per 30 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri a presunti esponenti della cosca Aquino di Marina di Gioiosa Ionica. Si tratta dell'hotel ristorante Miramare a Marina di Gioiosa Ionica e della societa' Nuova Edil. Il provvedimento, eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo di Locri e della Compagnia di Roccella Ionica, e' stato emesso dal Gip di Reggio Calabria. Il sequestro preventivo dei beni scaturisce dalle indagini effettuate dal Ros e dal Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria che hanno portato all'operazione crimine. I beni, secondo l'accusa, sono riconducibili a persone indagate per associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni nell'ambito della stessa operazione: Domenico Aquino, di 46 anni; Giuseppe Aquino (49); Rocco Aquino (51); Giuseppe Gagliuso (55); Domenico Totino (48); Rossella Totino (49); Salvatore Totino (84); Carlo Zavaglia (61). I carabinieri, inoltre, hanno proceduto al sequestro, finalizzato alla confisca, di beni per un milione di euro riconducibili a Francesco Alvaro, di 72 anni, condannato per associazione mafiosa e ritenuto affiliato all'omonima cosca operante a Sinopoli. Il provvedimento ha riguardato un terreno a Sinopoli con un fabbricato composto da sei appartamenti ed un garage.
CALABRIA: TRUFFA SU CENTRALE TURBOGAS DI SCANDALE, 8 PROVVEDIMENTI Crotone, 1 mar. - (Adnkronos) - I militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Crotone hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare (tre in carcere) nell'ambito di un'inchiesta in cui sono indagati imprenditori e professionisti coinvolti, a vario titolo, nella mancata realizzazione di un contratto di programma che aveva ad oggetto una serie di investimenti nel comune di Scandale costituenti una ''filiera energetica'', stipulato dall'ex Ministero delle Attivita' produttive (ora Ministero per lo Sviluppo economico) ed il soggetto attuatore ''Consorzio Eurosviluppo scarl''. La mancata realizzazione del progetto ha determinato un danno per il bilancio dello Stato e della Regione Calabria di quattro milioni di euro, somma che sarebbe stata incassata dagli indagati e finita in conti esteri. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Crotone Pierpaolo Bruni, hanno impegnato per quasi due anni gli investigatori in complessi accertamenti finanziari, sviluppati anche attraverso il coinvolgimento di altre Procure sul territorio nazionale e la collaborazione delle autorita' giudiziarie monegasche, svizzere e lussemburghesi. In base alle risultanze investigative, Aldo Bonaldi, imprenditore lombardo residente nel Principato di Monaco, ritenuto il principale artefice del sistema di frode, avrebbe creato i presupposti necessari per accedere al finanziamento pubblico, ottenendo dal Ministero dello Sviluppo economico l'autorizzazione alla costruzione di una centrale da 800 MW attraverso la costituzione di una societa' ad hoc, la ''Eurosviluppo Elettrica spa''. L'imprenditore, acquisita l'autorizzazione ed i relativi diritti, ha immediatamente ceduto le quote della societa' a ''Endesa Europa'' e alla ''Asm Brescia'', che hanno poi effettivamente realizzato la centrale a turbogas di Scandale. Tuttavia, per sottrarsi agli obblighi derivanti dalla sottoscrizione dell'accordo, che prevedeva tra l'altro la realizzazione di infrastrutture, di un impianto multiservizi, di un pastificio, di impianti di produzione agro-biologica e di un impianto di conserve alimentari, Bonaldi, insieme agli altri imprenditori e professionisti colpiti dai provvedimenti cautelari, ha ottenuto la delocalizzazione in altre aree di alcune delle iniziative e causato il dissesto finanziario della ''Eurosviluppo Industriale spa'' e della ''Alibio srl'', entrambe con sede a Crotone, societa' a lui riconducibili, per le quali la Procura di Crotone ha chiesto il fallimento. Bonaldi avrebbe in realta' utilizzato i fondi pubblici gia' erogati a favore delle due societa' per simulare, a favore della ''Pianimpianti spa'' con sede a Milano, altra societa' a lui riconducibile, i pagamenti di macchinari mai forniti. Per recuperare le somme indebitamente riscosse e versate sui conti esteri riconducibili all'imprenditore, il gip ha autorizzato il sequestro per equivalente di beni nella disponibilita' degli indagati. I provvedimenti cautelari hanno riguardato Aldo Bonaldi (52 anni) nato a Soresina (Cremona) e residente a Montecarlo; Roberto Baroni (58) amministratore nato a Pavia e residente formalmente in Tunisia; Giuseppe Carchivi (49) commercialista nativo di Isola Capo Rizzuto (Crotone) e residente a Colle Val d'Elsa (Siena); Roberto Mercuri (40) imprenditore nato a Lamezia Terme (Catanzaro) e residente a Milano; Annunciato Scordo (65) nato a Bovalino (Reggio Calabria) e residente a Catanzaro; Michelangelo Mirinelli (40) imprenditore di Modena; Corrado Ciccolella (55) imprenditore di Molfetta (Bari); Alessandro Argentini (51) imprenditore di Torino. Bonealdi e Baroni non sono risultati reperibili, secondo gli investigatori si trovano all'estero.
SANITA': SCOPELLITI SU BAMBINA MORTA IN CALABRIA, SAREMO FORTI E RIGOROSI Cosenza, 1 mar. - (Adnkronos) - ''E' un caso che stiamo valutando, ma e' chiaro che e' grave. Se non c'e' stata grande accortezza, adotteremo tutti i provvedimenti necessari. Su questo saremo forti e rigorosi''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, a margine di una conferenza stampa tenuta a Cosenza sulla metropolitana leggera, rispondendo alle domande dei giornalisti sul caso della piccola Sara M., la bambina di nove anni del vibonese morta dopo un intervento chirurgico alle tonsille praticato all'ospedale di Lamezia Terme.
Processo sindacato federale europeo, 34 prescrizioni e 2 assolti Avvocato Arrighi: "Caduta aggravante dell'aver favorito cosche" Roma, 1 mar. (TMNews) - E' finito con due assoluzioni e 34 proscioglimenti per intervenuta prescrizione il processo per lo scandalo del Sindacato Federale Europeo. La sentenza è stata emessa, dopo una lunghissima camera di consiglio, dalla IX sezione penale del collegiale di Roma. Le accuse andavano dall'associazione a delinquere ad un numero indeterminato di delitti di corruzione, peculato, falso, sostituzione di persona, esercizio abusivo della professione, rivelazione di segreti d'ufficio. Reati aggravati dall'aver utilizzato metodi mafiosi e dall'aver favorito associazioni a delinquere di stampo mafioso. Ma il tribunale ha fatto cadere quest'ultima fattispecie e così l'impostazione accusatoria è caduta. Secondo l'accusa gli imputati avevano costituito questo fittizio sindacato (con sede e presidenza a Roma) che aveva lo scopo di avviare e curare davanti al tribunale civile finte pratiche di riabilitazione a favore delle persone protestate. L'attività veniva compiuta mediante contraffazioni di liberatorie dei creditori e mediante fittizie attività di movimentazione e scambi di conti correnti che venivano poi messi a disposizione di soggetti terzi al fine di creare una falsa immagine di solvibilità nei confronti dei vari istituti di credito. L'inchiesta è stata denominata "Matrioska" e l'attività di indagine della Dia è stata enorme (31 faldoni, 20.000 mila pagine di intercettazioni telefoniche, centinaia di sequestri e oltre 53.000 pagine di atti), è iniziata nel 1999 ed terminata nel 2004. Ha interessato tutto il territorio nazionale: Roma, Gioia Tauro, Napoli, Agrigento, Bergamo, Padova, Verona, Treviso, Brescia, Mantova. I tempi sono stati lunghi perché ci sono state numerose questioni sulla competenza, prima Reggio Calabria, poi Napoli e infine definitivamente a Roma. Secondo la Dia il controvalore dei titoli protestati e poi sanati fraudolentemente aggirando il bollettino nazionale dei protesti, sarebbe ammontato ad almeno cinque milioni di euro. Durante le indagini 26 imputati sono finiti in carcere o ai domiciliari e poi sono stati scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare. L'avvocato Gianluca Arrighi, che nel processo ha tutelato alcune posizioni tra cui quella di un imprenditore accusato di essere il responsabile dell'organizzazione criminale per tutto il nord Italia, ha dichiarato: "I giudici, come abbiamo sempre sostenuto noi difensori, hanno ritenuto insussistente a carico degli imputati l'aggravante dell'aver agevolato cosche mafiose. Questo ha determinato la prescrizione dei reati. Ricordo - ha continuato il penalista - come nel nostro ordinamento valga il principio fondamentale della presunzione di innocenza sino alla condanna passata in giudicato e, sotto questo esclusivo aspetto, la sentenza che accerta l'avvenuta prescrizione del reato può essere ben equiparata ad una sentenza di assoluzione".
MALTEMPO: SCOPELLITI, CONTIAMO SULL'AIUTO DEL GOVERNO Cosenza, 1 mar. - (Adnkronos) - ''E' un problema che va affrontato. Siamo in una situazione di emergenza, non c'e' dubbio. Tocca a noi affrontarla e riceverla, contiamo di avere aiuto e sostegno da parte del Governo''. Cosi' il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla nuova ondata di maltempo che si e' abbattuta con violenza in Calabria, dove un uomo e' morto dopo essere stato travolto con la sua auto da una frana in una frazione di Reggio Calabria.
REGIONE: GIUNTA APPROVA RIPARTO AZIENDE SANITARIE PROVINCIALI (ASCA) - Catanzaro, 1 mar - Su proposta del Presidente Scopelliti, la Giunta regionale della Calabria ha approvato il riparto tra le aziende sanitarie provinciali per l'anno 2008-2009 delle risorse finanziarie. E' stato anche approvato lo schema di convenzione tra la Regione e l'Age.na.s. (agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per la realizzazione, in via sperimentale, del programma di accreditamento degli eventi e dei progetti formativi e dei provider per l'ecm. Sempre su proposta del Presidente e' stata approvata la proposta di legge avente ad oggetto la proroga dei termini di chiusura per la ''Fondazione Campanella'' dal 31 dicembre 2010 al 30 settembre 2011; Su proposta del Presidente e degli Assessori Gentile e Mancini e' stata approvata la rimodulazione del Piano Finanziario del Settore ''Reti e Collegamenti per la mobilita' regionale del Por Calabria Fesr 2007-2013 e del Par Calabria Fas 2007-2013''. Su proposta dell'Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile e' stata approvata la delibera relativa all'attuazione dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri ''Linee guida per la microzonazione sismica''. Su proposta dell'Assessore alla Cultura Mario Caligiuri e' stato nominato Paolo Arillotta quale Commissario ad acta alla Provincia di Reggio per non aver dato attuazione alla deliberazione della G.R. relativa al dimensionamento della rete scolastica; e' stata anche deliberata la proposta del Piano regionale per l'attuazione del Diritto allo Studio per l'anno 2011 che passa ora all'approvazione del Consiglio regionale. Su proposta dell'Assessore al Lavoro Francescantonio Stillitani sono state approvate le Linee Guida per la realizzazione di percorsi di istruzione e formazione; e' stata anche approvata la deliberazione concernente la predisposizione di aiuti urgenti in favore delle famiglie calabresi che versano in condizioni di estremo bisogno e disagio sociale. Su proposta dell'Assessore alle Attivita' Produttive Antonio Caridi e' stato approvato lo schema di ''Accordo di collaborazione tra la Regione Calabria e la Regione autonoma della Sardegna in materia di Sportelli Unici per le Attivita' Produttive''; e' stato anche approvato un progetto di legge relativo alle ''disposizioni in materia di energie rinnovabili'', ora trasmesso al Consiglio regionale.
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