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domenica 27 febbraio 2011

II giornata "da un sud all'Altro

ANGELOPOULOS, EUTANASIA E RESISTENZA AL FEMMINILE
LE FRONTIERE RACCONTATE NELLA SECONDA GIORNATA
DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DOCUEMENTARIO

Continuano le proiezioni in programma all'interno di "da un Sud all'Altro – Frontiere" al Teatro Primo di Reggio Calabria. Il pomeriggio di sabato è stato aperto dal documentario basato su un'intervista allo scrittore spagnolo Ramón Sampedro, attivista per il riconoscimento legale del diritto all'eutanasia in Spagna. "El hombre que sonreía a la muerte" di Llorenç Soler (Esp. 2008, Doc., 15 min., Esp./subt. Ita.) mostra attraverso il montaggio, una chiara critica all'ipocrisia della chiesa sul tema della morte assistita. Ramón Sampedro, tetraplegico per trent'anni, morì nel 1988.

A seguire la proiezione di "Una mirada sobre el prado que llora – A look over the Weeping Prairy" diretto da Pere Alberò (Esp. 2004 Doc., 64 min., Esp./subt. Ita), che racconta la storia delle persone che attraversano la frontiera tra i villaggi greci che furono testimoni del passaggio della storia del XX secolo. Prendendo come punto di partenza la preparazione e le riprese del film "La sorgente del fiume", del regista greco Theo Angelopoulos, il documentario cerca di essere un diario in immagini, che delinea sia un ritratto del regista, come un'incursione in questi villaggi della Macedonia settentrionale. La storia e le persone, provenienti da tutta un confine, causa strane sovrapposizioni tra realtà e finzione.

Dopo il break vegetariano a base di prodotti a "Km zero", curato dall'Associazione Artemed, segue la proiezione di "Recordar y Luchar" di Levon Marsland, Anne Siri Renå e Kristina Johansen (Nor. 2009, Doc., 60 min., Esp/subt. Ita). Il documentario prodotto da LAG, Comitato Norvegese di Solidarietà con l'America Latina, e NORAD, racconta le esperienze di tre donne vittime della violenza politica. Blanca Nubia Díaz (50 anni) colombiana, Nora Cortiñas (78) argentina e Mariana Selvas (24) messicana, denunciano la violenza, la repressione e i crimini subiti. Un atto di resistenza, poiché basta parlare per correre il rischio di essere stigmatizzato, minacciato e perfino costretto al silenzio per sempre.

In serata si esibiranno Umberto Anoldo e Mimma Comi dell'Associazione Reggio Tango ballando un tango argentino, il tango de "las madres locas", che tratta del triste e conosciuto fenomeno dei desaparecidos. Rosaria Mazza dell'Associazione Culturale Vivarium, mediatore linguistico culturale ed esperto di cultura e lingua spagnola, tratterà lo stesso argomento e parlerà della necessità della memoria storica.

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