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venerdì 4 marzo 2011

Last news Calabria (12:00)


GDF SEQUESTRA INDUSTRIA DI CARTUCCE E TONER CONTRAFFATTI Roma, 04 MAR (Il Velino) - La Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha sottoposto a sequestro uno stabilimento industriale dedito alla produzione di toner e cartucce per stampanti recanti il marchio contraffatto della casa americana Hewlett-Packard. La fabbrica, gestita dalla societa' lametina C.r.n. s.a.s. era situata in una zona impervia, isolata e difficilmente individuabile, in localita' Pianette del comune di Martirano (Cz). I finanzieri sono arrivati a scoprirla grazie ad un'articolata attivita' investigativa che ha preso spunto dalle segnalazioni di altri reparti del corpo che avevano individuato alcune spedizioni, in transito presso le dogane di vari aeroporti italiani. Le informazioni, incrociate con segnalazioni antiriciclaggio della Banca d'Italia, che informavano di ricorrenti trasferimenti di denaro verso aziende cinesi, effettuate nell'ultimo anno, hanno indotto le Fiamme Gialle a spostare l'attenzione su tale azienda che, pur operando nel commercio di materiale per ufficio, non risultava possedere stabilimenti adibiti ad una simile produzione a Lamezia Terme. Il conseguente controllo dello stabilimento si e' concentrato subito verso alcuni bancali di toner con logo Hp, accuratamente imballati e pronti per essere spediti,solo grazie ad un approfondito esame effettuato con l'ausilio di un perito della casa californiana, sono risultati contraffatti, poiche' la fedelta' riproduttiva di etichette, confezioni, sigilli di sicurezza e ologrammi, era tale da renderli praticamente indistinguibili dagli originali ad un occhio non esperto. E' stata quindi eseguita la perquisizione dei locali aziendali, che ha consentito di svelare una vera e propria fabbrica ''parallela'', dotata di un ingente magazzino in cui, oltre ai 1.000 toner gia' pronti, erano stipati migliaia di componenti, etichette e materiale per l'imballaggio, pronti per la produzione, rilevanti quantita' contraffatte di articoli della citata marca. Gli agenti, quindi, hanno sottoposto a sequestro l'intero opificio, per un valore stimato di circa 3 milioni di euro e denunciato l'amministratore della societa' alla procura lametina, che coordinera' le successive indagini delle Fiamme Gialle, volte a ricostruire il traffico illecito ed i relativi proventi, nonche' accertare il coinvolgimento di altre persone e societa' nei reati per i quali si procede: ricettazione, contraffazione di marchi distintivi e commercio di prodotti con segni falsi.

AREA ARCHEOLOGICA SCOPERTA DA GDF E SOPRINTENDENZA NEL COSENTINO (AGI) - Cosenza, 4 mar. - Beni archeologici di notevole valore sono stati riportati alla luce nel Comune di Tortora dagli uomini delle Fiamme Gialle di Scalea (Cs), in collaborazione con funzionari della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, nonche' grazie al supporto logistico fornito dal Comune di Tortora Tra i reperti rinvenuti dal Nucleo Mobile della Guardia di Finanza emergono interessanti materiali a figura rossa, tra cui frammenti di un cratere di un'anfora e di uno Skyphos (recipiente per vino), un puntale di anfora da trasporto e resti di un'anfora di tipo attico. Cio' che desta pero' maggiore attenzione e' una tomba lucana a cassa di laterizi datata fine IV sec. A.C., contenente, oltre ad un vaso chiuso a vernice nera integro, uno scheletro di eta' adulta. La scoperta e' stata resa possibile grazie ad una telefonata effettuata al "117" della Sala Operativa di Cosenza da una persona la quale ha segnalato che in Piazza Madonna delle Grazie, durante l'esecuzione di alcuni lavori, erano stati rinvenuti frammenti di vasellame ed altro materiale presumibilmente antico. I lavori erano stati avviati dal Comune di Tortora per la sistemazione della Piazza intitolata alla Madonna delle Grazie, dove una delle cinque piante d'ulivo precedentemente posizionate sul terreno non si era sviluppata in modo rigoglioso come le altre. Quindi, durante i lavori di sostituzione, sono stati notati dagli operai vari frammenti di materiale antico, di valore archeologico. Ieri mattina, - ma la notizia e' stata resa nota stamane - dopo opportuni contatti e approfondimenti, gli uomini del Nucleo Mobile della Tenenza Guardia di Finanza di Scalea hanno dato il via ai lavori che, grazie agli scavi effettuati dal personale della Soprintendenza per i Beni Archeologici, hanno consentito di rinvenire il prezioso materiale ritenuto dagli stessi funzionari di notevole interesse storico e culturale. L'intera area del sito archeologico, di circa 200 mq, e' stata posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Scalea e affidata, per i successivi lavori e accertamenti, ai funzionari della Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria.

LAVORO: PRECARI PROTESTANO SU TETTO OSPEDALE CROTONE (AGI) - Crotone, 4 mar. - Quattro lavoratori dell'Azienda sanitaria provinciale di Crotone si sono asserragliati, dalla notte scorsa, sul tetto dell'ospedale civile San Giovanni di Dio, appollaiandosi pericolosamente sui cornicioni, mentre un altro centinaio di colleghi staziona nel cortile sottostante il nosocomio. Si tratta dei 138 lavoratori interinali assunti a tempo determinato attraverso la societa' 'Obiettivo Lavoro' con un contratto di mobilita' per 20 ore settimanali come operatori socio-sanitari per assolvere a prestazioni di vario genere all'interno dell'ospedale San Giovanni di Dio, coadiuvando i servizi infermieristici, effettuando lavori di pulizia della struttura, ma impiegati anche per la guida delle ambulanze o negli uffici amministrativi. La protesta scaturisce dal fatto che i loro contratti sono scaduti lo scorso 31 gennaio e non sono stati piu' prorogati per cui fino ad oggi hanno prestato servizio senza percepire alcuna retribuzione. Sugli striscioni appesi alle pareti dell'edificio compaiono scritte del tipo 'Noi fantasmi dell'Asp', oppure 'il piano sanitario penalizza solo noi' alludendo al fatto che i contratti dei lavoratori interinali di altri ospedali della Calabria sono stati invece prorogati. Questa mattina il sindaco di Crotone Peppino Vallone si e' messo in contatto telefonico con i quattro lavoratori che si trovavano sul tetto nel tentativo di convincerli a desistere dalla loro pericolosa forma di protesta; l'invito e' stato rifiutato per cui il sindaco ha contattato il prefetto di Crotone Vincenzo Panico chiedendogli un incontro urgente che si dovrebbe tenere in mattinata alla presenza anche dei rappresentanti sindacali della Cgil sanita'.

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