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lunedì 28 febbraio 2011

IL TANGO DE LAS MADRES LOCAS PER I DESAPARECIDOS HA CHIUSO LA SECO NDA GIORNATA DEL FESTIVAL

Il sabato sera del Teatro Primo, nell'ambito della II edizione della rassegna internazionale di documentari è stato dedicato al fenomeno dei desaparecidos.
La serata è stata aperta dalla proiezione del film "Recordar y Luchar" di Levon Marsland, Anne Siri Renå e Kristina Johansen (Nor. 2009, Doc., 60 min., Esp/subt. Ita), prodotto da LAG, Comitato Norvegese di Solidarietà con l'America Latina, e NORAD, documentario che racconta le esperienze di tre donne vittime della violenza politica che scelgono di denunciare la violenza, la repressione e i crimini subiti. Un atto di resistenza, poiché basta parlare per correre il rischio di essere stigmatizzato, minacciato e perfino costretto al silenzio per sempre, che tantissime madri compiono nei paesi latino americani alla disperata ricerca dei propri cari.
A queste donne Umberto Anoldo e Mimma Comi dell'Associazione Reggio Tango, hanno rivolto il tango argentino ballato in coppia sul palcoscenico del Teatro Primo: il tango de "las madres locas", che tratta del triste e conosciuto fenomeno dei desaparecidos. Lo stesso argomento è stato trattato dal mediatore linguistico culturale ed esperto di cultura e lingua spagnola Rosaria Mazza dell'Associazione Culturale Vivarium che ha parlato della necessità della memoria storica: «Bisogna riflettere sulla cifra spaventosa di desaparecidos in Sud America, che supera le 90mila vittime, il cui grido di dolore accompagna nel viaggio nell'orrore del potere. Una lotta senza fine, un filo rosso di sangue e di amore che lega tutte le donne latino americane».

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