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lunedì 21 marzo 2011

Last news Calabria (ore 15)


CATANIA, SBARCO CLANDESTINI: INDAGINE SU PESCHERECCIO ETNEO - Catania, 21 MAR (Il Velino/Il Velino Sicilia) - La procura di Catania sta puntando la sua attenzione sul peschereccio "Felice", battente bandiera italiana, che la notte scorsa si e' arenato a Riposto(Ct) vicino a Giarre, a bordo del quale si trovavano una cinquantina di immigrati. I proprietari dell'imbarcazione, tutti pescatori, sono stati interrogati dai carabinieri di Giarre. Non ci sono fermi, ma sono state avviate delle indagini. L'ipotesi e' quella di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Stanno partecipando alle indagini anche gli uomini della capitaneria di porto, della Guardia di finanza e della polizia di Stato. Secondo le autorita', la notte scorsa, sono sbarcati un totale di 191 immigrati, giunti con la motobarca arenatasi e con un altro barcone. Gli immigranti, che sono tutti di nazionalita' egiziana, avrebbero sostenuto di essere libici per ottenere lo status di rifugiati politici. In serata verranno tutti trasferiti in Calabria nel centro di accoglienza di Crotone.

IMMIGRATI: SONO 124 GLI EXTRACOMUNITARI SBARCATI A CATANIA UNA DELLE DUE IMBARCAZIONI ARRIVATE E' ITALIANA, INTERROGATI I PROPRIETARI Catania, 21 mar. (Adnkronos)- Gli immigrati sbarcati a Catania la notte scorsa sono in tutto 124, e non 191, come noto in un primo momento, trasferiti nell'impianto sportivo 'Palanitta' di Librino. Vi sono inoltre perplessita' sulla nazionalita' dei migranti che dovrebbero essere egiziani. La loro posizione e' al vaglio dell'ufficio immigrazione della Questura etnea per il riconoscimento. Di questi, 68 hanno detto di essere minorenni e dovrebbero restare nella strutttura di Librino per ulteriori accertamenti mentre gli altri dovrebbero essere trasferiti in un centro di Pozzallo,nel ragusano, e non piu' in Calabria come reso noto in un primo tempo. Intanto e' emerso che una delle due imbarcazioni sui cui stamattina sono sbarcati i migranti e' italiana ed i proprietari, tutti pescatori, sono interrogati in queste ore dai carabinieri. Sulla vicenda il procuratore capo di Catania, Michelangelo Patane', e il sostituto Enzo Serpotta hanno aperto un fascicolo.

CALABRIA: COMMISSIONE CONTRO LA 'NDRANGHETA APPROVA CODICE ETICO Reggio Calabria, 21 mar. - (Adnkronos) - E' stata approvata questa mattina dalla Commissione regionale contro la 'ndrangheta la proposta di provvedimento amministrativo avanzata dal presidente dell'organismo, Salvatore Magaro', sul ''Codice etico di autoregolamentazione del Consiglio regionale sulla trasparenza dei candidati alle elezioni, degli eletti ed amministratori pubblici per contrastare ogni forma di collusione con la 'ndrangheta''. Alla seduta hanno partecipato il presidente della giunta Giuseppe Scopelliti e il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, oltre ai rappresentanti dei partiti e delle formazioni politiche che hanno costituito un gruppo consiliare. Il provvedimento impegna i partiti, i gruppi consiliari, le formazioni politiche e le liste civiche ''a non presentare come candidati alle Elezioni al Consiglio regionale, nonche' ai Consigli provinciali, comunali e circoscrizionali coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione delle convocazioni dei rispettivi comizi elettorali, sia stato emesso decreto che dispone il giudizio, ovvero misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione, o che si trovino in stato di latitanza o di esecuzione di pene detentive''.  I partiti e le formazioni politiche e civiche dovranno inoltre far sottoscrivere un'autocertificazione ai candidati, almeno 30 giorni prima della presentazione della candidatura, in cui dichiarano di non trovarsi nelle situazioni giuridiche che il codice etico indica come elementi ostativi. Secondo quanto previsto nel documento, ''l'autocertificazione viene trasmessa almeno 15 giorni prima della scadenza prevista per la presentazione delle liste elettorali da parte dei rappresentanti dei partiti, legali sottoscrittori, alla Commissione regionale contro il fenomeno della 'ndrangheta che chiede agli organi preposti l'accertamento della veridicita' delle dichiarazioni rese e segnalera' ai legali rappresentanti dei partiti ed altri organismi specificati le eventuali ricorrenze di condizioni di esclusione''. I partiti che sottoscrivono il codice etico si impegnano inoltre a segnalare i casi di candidati non candidabili. Il codice etico potra' essere sottoscritto anche da partiti e formazioni politiche e civiche non rappresentate in Consiglio regionale.

CATANZARO: SINDACO DI LAMEZIA TERME INCONTRA DELEGAZIONE ROM SI CERCA UNA SOLUZIONE DOPO IL SEQUESTRO DEL CAMPO DI SCORDOVILLO Catanzaro, 21 mar. (Adnkronos) - Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha incontrato una delegazione di cittadini lametini di etnia rom che dalla prime ore della mattinata hanno manifestato davanti al Comune contro il provvedimento emesso dalla Procura sul sequestro del campo nomadi di Scordovillo. I rom hanno espresso le loro preoccupazioni in merito alla vicenda che li coinvolge direttamente, soprattutto hanno evidenziato perplessita' sulla questione abitativa e sul loro futuro da qui a un mese. Il sindaco ha spiegato loro la natura del provvedimento, in particolare soffermandosi sulle motivazioni di natura penale che hanno spinto l'autorita' giudiziaria ad intervenire in maniera cosi' risoluta. Speranza ha comunicato che la questione verra' affrontata in Prefettura e da qui emergeranno le prossime iniziative che congiuntamente le istituzioni porteranno avanti. Il sindaco ha infine spiegato che l'emergenza avra' un esito positivo se verra' affrontata con l'attivazione di un Accordo di Programma interistituzionale con il coinvolgimento del Governo, della Regione Calabria e della Provincia per il trasferimento della comunita' rom da contrada Scordovillo.

DROGA: DALLA CALABRIA COCAINA E ORDINI PER IL MERCATO SARDO (ANSA) - CAGLIARI, 21 MAR - Era in Calabria, in provincia di Vibo Valentia, il ''cervello'' che coordinava il traffico di cocaina e hascisc verso la Sardegna, passando attraverso una rete che aveva diramazioni in Lombardia. Lo hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Carbonia che, al termine di tre anni di indagini, hanno eseguito 35 ordinanze di custodia cautelare e 51 perquisizioni domiciliari in tutta Italia. ''Si e' trattato di una delle piu' importanti operazioni antidroga effettuate nell'isola - ha spiegato il colonnello Michele Sirimarco, comandante provinciale dei Carabinieri - articolata in tre anni di indagini, partite dall'osservazione dei movimenti attorno ad una sala giochi di Carbonia''. Con telecamere e intercettazioni, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire la rete dello spaccio e del rifornimento in diversi centri del Sulcis. A gestire gli approvvigionamenti e a impartire gli ordini, secondo l'accusa, erano i calabresi Vincenzo e Bruno Marasco, attraverso il sardo Giovanni Arcieri ed i fratelli Antonello e Renato Mei. Da qui partiva una rete capillare che arrivava sino al piccolo spacciatore. A procurare la merce sarebbe stato, invece, Mario D'Andrea, calabrese trapiantato a Milano dove per gli investigatori avrebbe una posizione di spicco nel mercato della droga. Tra gli arrestati, su ordine della direzione distrettuale antimafia di Cagliari, anche un insospettabile insegnante con problemi di disabilità.

SANITA': DONNE MEDICO, OSSERVATORIO ANTIVIOLENZA IN STUDI MEDICINA GENERALE AIDM PROPONE RETE DI TUTELA AL FEMMINILE PER RILEVARE FENOMENO Roma, 21 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un Osservatorio nazionale contro la violenza sulle donne, in grado di rilevare il fenomeno. A partire da un punto di ascolto privilegiato, lo studio del medico di famiglia. Con questa proposta si e' concluso a Reggio Calabria, nel fine settimana, il XXXI Congresso nazionale dell'Associazione italiana donne medico (Aidm): si punta a creare una 'rete' che integri e valorizzi le varie competenze territoriali per tutelare al meglio le donne e promuovere la cultura del riconoscimento dei segnali di disagio. L'idea, lanciata dalla presidente della Aidm reggina, Carmen Marchese, e' stata accolta immediatamente dalla presidente nazionale Ornella Cappelli. "E' un progetto appena nato - spiega Cappelli all'Adnkronos Salute - ora bisognera' metterlo a punto nel dettaglio. Abbiamo pensato a coinvolgere i medici di famiglia, perche', oltre ad avere molte iscritte della categoria, i loro studi sono un presidio diffuso sul territorio e c'e' un rapporto di fiducia con il paziente. Attiveremo al piu' presto una rete con le professioniste dell'Aidm a livello. Ma pensiamo di coinvolgere anche la Fimmg e altre sigle, per avviare la collaborazione sia con tutte le colleghe che con i colleghi attraverso un protocollo condiviso".

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