LAMEZIA TERME (CATANZARO), 26 MAR - "La Calabria riparte dai giovani": e' questo il messaggio che il presidente della giunta regionale della Calabria, Giuseppe Scopelliti, intende lanciare alle migliaia di giovani convenuti a Lamezia Terme per partecipare al meeting della gioventu'. Scopelliti nel corso della kermesse si confrontera' con i giovani su temi come la ricerca, l'universita', il lavoro, per ricevere da loro le giuste indicazioni per programmare un efficace utilizzo delle risorse sulle politiche di settore e per avvicinare i giovani alle istituzioni, attraverso percorsi che siano in grado di valorizzare il merito, i talenti, e le capacita' di impresa. La Regione Calabria, infatti, intende sviluppare nuovi processi di apprendimento, valorizzando le creativita' e i talenti, per aumentare le conoscenze e individuare nuove professionalita' richieste dal mercato. In tale quadro, la Regione intende promuovere la cultura della legalita' quale presupposto dello sviluppo democratico ed economico. ''I giovani sono il motore della nuova stagione di grande trasformazione che abbiamo avviato. Da qui vogliamo contagiare l'intera Calabria lanciando un messaggio positivo'', ha poi affermato il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, parlando alle migliaia di giovanissimi che hanno partecipato al meeting. ''A loro vogliamo dire - ha aggiunto Scopelliti - che c'e' qualcuno che lavora per il bene di questa terra e che fa affidamento sul loro apporto per dare prospettive di crescita e di sviluppo valorizzando le ricchezze della Calabria''. Richiamando l'incitazione contenuta nel discorso di fine anno dal Capo dello Stato, il governatore calabrese ha sottolineato l'importanza ''di riannodare i fili del rapporto tra istituzioni e giovani investendo con decisioni sulle nuove generazioni''. Scopelliti nel corso del suo intervento a conclusione della manifestazione ha proposto una serie di slide sull'attivita' svolta dall'esecutivo nel campo del lavoro, dell'imprenditoria giovanile, della legalita' e dello sport sottolineando la necessita' di avere spunti e indicazioni da parte del mondo giovanile. ''Noi siamo qui - ha detto ancora Scopelliti tra gli applausi del pubblico - Non lasciateci soli. La partita per il futuro della Calabria si gioca tutti insieme e si vince se si rimane uniti, lavorando fianco a fianco per superare le difficolta'''. Nel corso dell'iniziativa i ragazzi hanno risposto al sondaggio via sms proposto dagli organizzatori indicando fra le priorita' di impegno il lavoro e l'incentivazione dell'imprenditoria, il rafforzamento della conoscenza del patrimonio storico e culturale regionale, il sostegno a scuola, universita' e formazione e l'impegno a favore della legalita'. ''Si parla cosi' tanto nel nostro Paese di rottamatori. Noi in Calabria abbiamo rottamato lo scorso anno, quindi siamo un passo piu' avanti, siamo nella fase di costruzione''. Queste ha detto Scopelliti, parlando con i giornalisti, rispondendo a una domanda sui temi dell'impegno in politica delle nuove generazioni, anche sulla base delle recenti polemiche relative alle posizioni del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, all'interno del Pd. ''Anche su questo - ha aggiunto Scopelliti - siamo anticipatori di una stagione fatta di nuove idee e di nuovi progetti, di programmi e azioni coerenti. La politica, comunque, rappresenta lo strumento unico per migliorare e per cambiare''.
Quindi, trattando il tema mafia, ha risposto alla polemica tra i governatori della Lombardia, Roberto Formigoni, e della Puglia, Nichi Vendola. ''E' sbagliato quello che ha detto il presidente della Regione Puglia: non possiamo dividerci sulla lotta alla 'ndrangheta. La 'ndrangheta ha invaso i territori - ha proseguito Scopelliti - e noi dobbiamo sostenere le istituzioni lombarde nel percorso avviato per combattere il fenomeno. Al Governo dobbiamo dire inoltre che la 'ndrangheta non e' fenomeno solo calabrese e quindi va combattuto a livello nazionale in modo piu' ampio. Da qui confermiamo l' impegno a fianco ai magistrati capaci, alle istituzioni sane, ai sindaci e agli amministratori che credono in questa battaglia di civilta'''.
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