COLDIRETTI CALABRIA: AL VIA PETIZIONE POPOLARE SULL'AGRUMICOLTURA - Roma, 25 MAR (Il Velino) - "Fermarsi? Mai! Da Rosarno siamo partiti con lo slogans "Non lasciamo sola Rosarno..coltiviamo gli stessi interessi"- esordisce Pietro Molinaro presidente regionale di Coldiretti Calabria -perche' territorio scelto come paradigma dei problemi irrisolti della nostra regione e dell'Italia in tema di accoglienza, integrazione e competitivita' del settore agricolo ed agroalimentare". La mobilitazione della Coldiretti Calabria sui problemi irrisolti dell'agrumicoltura calabrese, con i frutti che continuano a rimanere sugli alberi creando sacche di disagio sociale ed economico nella regione - dove stima la Coldiretti si possono perdere tra produzione ed indotto 8mila posti di lavoro e 10mila ettari di agrumeti - si arricchisce di una nuova tipologia di impegno: parte a spron battuto in tutta la regione -annuncia Molinaro - la petizione popolare che coinvolgera' cittadini consumatori, imprenditori agricoli ed agroalimentari per chiedere a livello nazionale l'approvazione della Proposta di legge n. 441/2011 "Norme in materia di bevande analcoliche alla frutta, nonche' di etichettatura, promozione e salvaguardia dei prodotti italiani" che, presentata alla camera dall'on.le Nicodemo Oliverio, modifica la Legge 286/1961 che come denunciato dalla Coldiretti Calabria da la possibilita' alle multinazionali dell'aranciata di utilizzare nelle bibite solo il 12% di succo naturale con la conseguenza che solo 3 centesimi di €uro e' il valore del succo nelle aranciate ed ancora l'emanazione dei Decreti attuativi della legge n.4/2011 che impone l'etichetta dell'indicazione di origine del succo utilizzato nelle bevande e nei succhi di frutta a tutela del "Prodotto in Italia".
COSENZA: MONS. LEONARDO BONANNO CONSACRATO VESCOVO (ASCA) - Cosenza, 25 mar - Con la celebrazione di consacrazione, mons. Leonardo Bonanno, e' da oggi il nuovo Vescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano. Reggera' anche la diocesi di S. Marco Argentano-Scalea. Mons. Nunnari, metropolita di Cosenza, con il mandato del Papa che e' stato letto dal Cancelliere della Curia, don Cosimo De Vincentis, ha ordinato il nuovo vescovo in una celebrazione alla quale hanno preso parte tutti i vescovi della Calabria. Primi consacranti il Metropolita di Reggio Calabria-Bova, mons. Vittorio Mondello, e il vescovo di san Marco Argentano, mons. Domenico Crusco, da oggi emerito. Una grande folla di fedeli, insieme alle autorita' civili e militari, hanno partecipato al rito che dopo trentatre anni si e' ripetuto nella Cattedrale di Cosenza il cui presbiterio e' stato adeguato alle norme liturgiche ed e' tornato al suo primitivo splendore.
BRONZI RIACE:SOPRINTENDENTE,CI AIUTINO INVECE A FINIRE MUSEO NON RITENGO ASSOLUTAMENTE FATTIBILE UNO SPOSTAMENTO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 25 MAR - ''Se deve esserci un impegno per i Bronzi di Riace, e' quello di aiutarci a finire il museo presto e bene, mettere a disposizione i finanziamenti e cercare di valorizzare le statue nel luogo dove stanno perche' e' una risorsa per la Calabria che ne ha bisogno e se lo merita''. A dirlo e' la soprintendente ai Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, che e' anche direttore del Museo archeologico di Reggio dove le statue torneranno entro un mese circa dopo la conclusione dei lavori di restauro. ''Per la loro statura mediatica - ha aggiunto - i Bronzi sono sicuramente i pezzi piu' ricercati anche se il museo e' pieno di capolavori, meno noti ma altrettanto emozionanti e stupefacenti. I Bronzi possono essere un traino non solo per il museo ma per tutta la Calabria''. ''Non ritengo assolutamente fattibile - ha sostenuto la Bonomi - un loro spostamento. Mi spiace molto che il ministro, appena insediato, senza neanche avere probabilmente un'idea della situazione del museo e dei Bronzi faccia affermazioni simili. E tanto piu' mi dispiace perche' e' padovano come me. Io ho fatto la scelta di lavorare in Calabria e ne sono convinta. Sono tanto piu' convinta che i Bronzi, come il resto del patrimonio archeologico calabrese debba rimanere in Calabria''. Secondo la soprintendente, tra l'altro, ci sarebbero anche problemi tecnici per lo spostamento. ''C'e' da considerare - ha spiegato - due aspetti. Il primo e' fisico. Dalle indagini effettuate durante il restauro si e' visto che hanno tutta una serie di microfratture che rendono estremamente delicato il trasporto. Il secondo aspetto e' la fragilita' chimica delle statue. Non a caso al museo abbiamo realizzato un settore con un impianto microclimatico separato ed appositamente progettato e con un ingresso filtro per 'lavare' con l'aria i visitatori prima che entrino perche' uno dei fattori che portano la corrosione e' l'aria. Adesso che stanno finendo i trattamenti non ha molto senso spostarli''.
RIFIUTI: COMMISSARIO MELANDRI, IN CALABRIA NON ESISTE SISTEMA SMALTIMENTO Reggio Calabria, 25 mar. - (Adnkronos) - ''Oggi in Calabria non c'e' un sistema rifiuti, soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento. Ci sono solo due discariche funzionanti, e nemmeno a pieno regime, che sono quelle di Pianopoli a Lamezia Terme e Alli a Catanzaro''. Lo ha dichiarato il commissario per l'emergenza dei rifiuti in Calabria, Graziano Melandri, questa mattina in visita alla discarica di Sambatello a Reggio Calabria. ''Erano stati realizzati sette impianti, e pure mal distribuiti sul territorio. Se li guardiamo sulla cartina della Calabria - prosegue il commissario - ci accorgiamo che l'intera provincia di Cosenza, dalla parte nord e tirrenica e' sprovvista di qualsiasi impianto o struttura ricettiva. Quella parte di territorio che produce rifiuti solidi urbani deve trasportarli in quella parte della Calabria che si e' dotata di sistemi, aggravando una situazione gia' emergenziale di suo''. Nei giorni scorsi Melandri ha incontrato gli amministratori calabresi. Ieri ha parlato con i prefetti di Vibo Valentia e Crotone. Oggi e' stato a Reggio Calabria, dove la discarica di Sambatello non funziona al meglio per problemi strutturali. ''In due o tre giorni -assicura il commissario Melandri- saranno risolti i problemi a Reggio Calabria, ma sono un palliativo. Qui ognuno deve fare la sua parte. Io sono un commissario per l'emergenza, posso solo studiare un sistema che consenta di tamponare la situazione emergenziale per i prossimi cinque, sei, otto anni''.
IMMIGRATI: SOTTOSEGRETARIO NITTO PALMA, QUATTRO REGIONI SONO ESCLUSE DA DISTRIBUZIONE Reggio Calabria, 25 mar. - (Adnkronos) - ''Abbiamo avuto la disponibilita' delle regioni ad assumersi pro quota l'onere delle persone che arriveranno e in particolare dei richiedenti asilo, perche' per cio' che riguarda invece gli immigrati clandestini vi sono i centri di identificazione ai fini dell'espulsione, e questo e' un compito esclusivo del ministero dell'Interno. Sono quattro le regioni che al momento non vengono considerate fra quelle che si dovranno fare carico di questo onere, sono la Sicilia e l'Abruzzo per ragioni che sono ovvie, la Puglia e la Calabria perche' sono due regioni che hanno gia' dato e danno tanto nel settore specifico attraverso la presenza dei centri di identificazione ai fini dell'espulsione e dei centri per l'assistenza dei richiedenti asilo''. Lo ha affermato questa mattina a Reggio Calabria il Sottosegretario all'Interno, Francesco Nitto Palma, parlando della questione degli immigrati attesi sulle coste calabresi dal nord Africa.
FEDERALISMO:IL NORD ESULTA,MA VENDOLA 'E'UNA PORCHERIA' PRESSING BERSANI SU LEGA;ERRANI,RIVEDERE TAGLI O TASSE SALIRANNO (di Valentina Roncati) (ANSA) - ROMA, 25 MAR - Il Nord esulta, le Regioni del Sud molto meno. Il giorno dopo il via libera al federalismo fiscale regionale, si delineano le posizioni e vede piu' chiaramente come le posizioni di Lega e Pd (ieri quest'ultimo si e' astenuto nel voto in commissione bicamerale) siano ancora piu' vicine. ''Noi siamo pronti a garantire che ci sia un percorso per il federalismo, ma la Lega Nord deve dire chiaro e tondo se vuole sostenere il miliardario Berlusconi, se vuole approvare le leggi cricca, se vuole stare al fianco di Romano, se vuole sostenere la prescrizione breve, oppure se vuole discutere del federalismo'', tuona oggi il leader del Pd, Pierluigi Bersani. ''Sono state accolte le proposte delle Regioni italiane e il voto e' il risultato del fatto che il governo ha accettato le proposte delle Regioni'', commenta invece Massimo D'Alema. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che in questi mesi si e' battuto per il rispetto dell'accordo del 16 dicembre scorso tra governo e Regioni, riassume l'intesa di ieri e sottolinea: ''si dice: bisogna che si parta nel 2013 rivedendo quei tagli, diversamente e' obiettivamente difficile poter pensare che il federalismo sia in grado di dare servizi e non aumentare le tasse''. I conti in tasca li fa la Cgia di Mestre, ipotizzando gli aumenti potenziali al 2015: un bottino di 16,6 miliardi, pari ad una media di 355 euro a contribuente. Al top sarebbe la Lombardia con l'ipotesi di aumento da 422 euro a testa. Ma le critiche arrivano dal Sud. Chi affonda il risultato raggiunto ieri e' il governatore della Puglia, Nichi Vendola. Il modello federalista, passato in commissione bicamerale, sostiene, ''non e' federalismo ma una porcheria''. ''Politicamente considero un'avventura e, forse, una sciagura un federalismo che nasce male - osserva - che nasce parlando di fisco, di denaro. Non un federalismo che nasce dalle fondamenta, cioe' da un patto che puo' tenere unita l'Italia''. Critico anche Agazio Loiero, ex presidente della Regione Calabria: ''Trovo grave la posizione del Pd nei confronti del nuovo fisco regionale, un progetto che finora e' stato appannaggio esclusivo della Lega''. Piu' ottimista, anche se a guida di una Regione del sud, il presidente della Basilicata, Vito De Filippo. ''Il processo con cui e' maturato lo schema di federalismo su cui le Regioni Italiane hanno dato la loro convergenza e' in se' un monito di come procedere anche per il futuro su questa strada che, al momento, puo' piu' considerarsi come l'avvio di una sperimentazione che come un approdo'', mentre il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, fa notare come l'accordo di ieri tra Regioni e Governo ''va nella direzione che avevamo chiesto ed e' stato raggiunto proprio sulla base del 'lodo Lombardia', ovvero la proposta che avevamo fatto gia' a dicembre e che si e' pienamente compiuta''. ''Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto in questi mesi e dell'accordo che ieri e' stato raggiunto'', gli fa eco il presidente del Consiglio regionale lombardo, Davide Boni (Lega Nord). Intanto Anci e Upi, dopo i risultati ottenuti dalle Regioni, scaldano anche loro i motori. Il presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino, ha chiesto un incontro urgente con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per chiedere l'adozione di un decreto correttivo e modificativo del decreto sul federalismo municipale, ''alla luce delle novita' introdotte nel testo sul federalismo regionale''. ''Il decreto sull'autonomia tributaria votato ieri dalla Commissione Bicamerale accoglie alcune importanti richieste delle Province, anche se resta aperto il grande nodo del taglio ai trasferimenti'', sottolinea dal canto suo il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, pronto a chiedere, anche lui, ''un confronto serrato con il Governo''.
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