(ANSA) - ROMA, 23 MAR - In Italia, solo un 1/3 della popolazione, a partire dai 14 anni, legge e compra almeno un libro all'anno e la maggioranza lo acquista per se stesso (80%). Le maggiori acquirenti sono le donne (34%) rispetto al 31% degli uomini. E' il quadro che emerge dai dati, sugli ultimi tre mesi del 2010, contenuti nel rapporto commissionato dal Centro per il Libro e la Lettura alla Nielsen Company. ''Il mondo dei libri e' complicato e non si puo' fare tutto. Ora non abbiamo nulla'' ha spiegato il presidente del Centro per il Libro e la Lettura, Gian Arturo Ferrari, e il problema principale ''e' l'allargamento della base della lettura nel nostro Paese che e' troppo ristretta e vergognosamente limitata. Nessuno se ne occupa, ne' la mano pubblica, ne' la mano privata. Non e' colpa degli editori ma e' cosi'''. La ricerca Nielsen, su un campione che rappresenta 23,363 milioni di famiglie, si differenzia da quelle fatte finora. Come ha spiegato alla presentazione, oggi a Roma, Ferrari, ''e' piu' attendibile perche' la distanza tra rilevazione e atto di acquisto o lettura e' di al massimo un mese, e' molto analitica e non e' una rilevazione spot ma a cadenza trimestrale. L'obiettivo e' avere un immagine in movimento del mondo dei libri. Sono state intervistate 9 mila famiglie in tre mesi''. In media ogni acquirente ha comprato 2,84 libri e sono 6,8 milioni quelli che hanno acquistato piu' di 3 libri, i cosiddetti Alti acquirenti. Giovane, fra i 25 e i 34 anni (46%), diplomato (43%) o laureato (59%), chi acquista libri vive soprattutto al Nord (37%. Fa eccezione il Sud (25%) e un caso a parte rappresenta la Calabria dove gli acquirenti di libri sono meno della meta' della media nazionale (6% della popolazione ha acquistato piu' di 3 libri nel trimestre contro la media nazionale del 13%). Le piu' propense all'acquisto sono le cosiddette 'New Families' (49%), le nuove famiglie, in cui si comprano anche libri per i bambini, ma sono di meno rispetto alle vecchie tipologie familiari. Al top dei generi acquistati, narrativa e letteratura (58%), con prevalenza di romanzi gialli o thriller (20%), di cui sono maggiori acquirenti le donne (62%) e al top i giovani (14-19 anni) con il 71% e i laureati (67%). I classici piacciono ai giovanissimi (23%) e soprattutto al Meridione (15%) a fronte dello scarso interesse al Nord-Est (5%). Quest'ultima area spicca invece per l'acquisto di libri per ragazzi (22%). I maschi (12%) superano invece le femmine (8%) nell'acquisto di libri di umorismo e quiz, prediletti da chi ha la licenza elementare (16%) e fra i 55 e 64 anni (20%). Su una base di 35 milioni di copie acquistate, il 33% viene comprato in promozione. La libreria tradizionale e' il canale preferito (38%) contro le catene (27%) e Internet (10%) che supera pero' i supermercati (9%). E chi acquista nelle librerie tradizionali e' uguale in tutta Italia. Poco significativi al momento i dati fra acquirenti di cartaceo (32%) e E-book (0,7%). Quanto alla spesa in media per ogni individuo e' di 26,79 euro per un totale di 456,5 milioni di euro. Da segnalare che si legge piu' di quanto si acquisti. Come ha ricordato il sottosegretario Francesco Maria Giro, i libri sono ''il primo settore culturale in Italia con circa 3,4 miliardi di fatturato all'anno. Bisogna curarli di piu' e investire maggiormente nelle realta' che soffrono come le biblioteche nazionali che sono indicatori importanti''. Le piste su cui lavorare dopo l'approvazione della legge sul prezzo del libro ''che - ha spiegato Ricardo Franco Levi (Pd) della commissione Cultura della Camera - dovrebbe avere oggi il penultimo si', dovranno essere una piu' estesa legge sul libro e la lettura e un osservatorio sugli e-book a partire dalla difficile regolamentazione della protezione del diritto d'autore''. (ANSA).
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