“La Germania rinuncia al nucleare”. L’annuncio del cancelliere tedesco Angela Merkel ha riportato alla ribalta l’importanza delle fonti rinnovabili e così l’energia geotermica è tornata a destare un notevole interesse , sia per il pubblico che per il privato. Fino ad oggi, è stato molto esiguo il contributo delle energie alternative : fotovoltaico solare , eolico , geotermico in Italia e appare opportuno,quindi , far conoscere alla popolazione i potenziali vantaggi di una“energia termica “ pulita. Questo l’intento del convegno organizzato dal circolo culturale L’Agorà di Reggio Calabria, dal titolo “Energia geotermica : risorsa rinnovabile ed ecosostenibile nel territorio”, durante il quale Leonardo Tripodi ha relazionato sul tema. “ Attraverso l’utilizzo del calore superficiale del sottosuolo terrestre (che è sprecato in toto specie nelle nostre località dove è intensa la radiazione solare durante tutto l’anno ) – ha affermato il geologo reggino - potremmo riscaldare gli ambienti domestici durante l’inverno e raffreddarli d’estate “.
Durante l’incontro, le possibilità di sfruttamento dell’energia geotermica sono state analizzate anche dal punto di vista economico: “Occorre dire – ha spiegato Tripodi - che il costo iniziale per effettuare il ciclo dell’energia geotermica è abbastanza alto e questo può scoraggiare forse investimenti pubblici o privati. È però importante evidenziare che si ha un basso inquinamento atmosferico, basso inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, bassa subsidenza, basso inquinamento acustico, basso danno all’ambiente culturale o archeologico, basso inquinamento chimico o termico”.
Per la produzione di energia elettrica , l’impianto richiede una temperatura di almeno 150° . Per un utilizzo diretto, è sufficiente una bassa entalpia (temperatura inferiore a 90°)e quindi indicato per uso domestico , agricolo , coltivazione in serra , ecc. attraverso le pompe di calore “geotermiche” . Ma come fare?
Nei terreni si possono effettuare pozzi in sottosuolo con installazione di apparecchi particolari , scambiatori di calore , collegati alla superficie con una tubazione di andata e ritorno . L’acqua che percorre la tubazione torna in superficie ad una temperatura maggiore di quella di discesa . In tale situazione non si disturba l’assetto idrogeologico e non si scaricano le acque estratte .
“I costi (teorici) dell’impianto geotermico sono in apparenza dispendiosi – rivela Tripodi -. Infatti si parla di un investimento di circa di 20.000 euro all’impianto. È importante però sottolineare che la sicurezza di tale forte energetica - assicura il geologo - è totalmente garantita”.
Secondo il rapporto della “ Società Italiana di Fisica – Sif “ ( aprile 2008) l’ Italia per capacità geotermica è la quarta nazione al mondo (795 MV equivalente a 6,96 TW per anno) ; gli studiosi comunque stimano che nella penisola si potrebbe avere il maggiore potenziale di geotermia per abitante al mondo.
L'intervista al geologo Leonardo Tripodi:
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