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mercoledì 23 marzo 2011

Amministrative/ Api: A Reggio C. no a delegittimazioni nuovo polo

Roma, 22 mar. (TMNews) - "Quello che sta accadendo per le amministrative a Reggio Calabria ci fa riflettere: l'Udc locale insieme ad Api, Fli e altri soggetti territoriali, prova a costruire il Nuovo Polo per l'Italia, in linea con quella che è l'unica vera novità politica dell'ultimo periodo. Purtroppo, ci duole registrare come le reazioni avverse nei confronti della nascita del Nuovo Polo non appartengano agli altri schieramenti e agli altri competitori ma siano sostanzialmente interne". Lo afferma in una nota il responsabile per gli Enti locali di Alleanza per l'Italia, Franco Bruno. "C'è come la sensazione - fa notare il senatore - che la classe dirigente dell'Udc reggina corra il rischio di essere sfiancata da un'azione di delegittimazione costante. A noi appariva già strano che le città calabresi e la provincia di Reggio Calabria venissero trattate come una pratica di giunta regionale, da ripartire alla stregua di qualche ente di sotto-governo, mettendo così a repentaglio la stessa autonomia degli enti municipali e della Provincia". "Quello che però ci sembra difficilmente comprensibile - prosegue Bruno - è che qualcuno possa correre il rischio di vedersi ridimensionato solo perché persegue un disegno politico nazionale sostenuto, più o meno coerentemente, nel resto d'Italia da tutta la coalizione del Nuovo Polo. A noi non interessa entrare nelle dinamiche delle altre formazioni politiche, tuttavia sappiamo che la costruzione del progetto del Nuovo Polo per l'Italia passa anche attraverso il radicamento locale e il prossimo voto alle Amministrative". "Noi pensiamo che sia giunto al capolinea il bipolarismo muscolare all'italiana - conclude l'esponente del movimento guidato da Francesco Rutelli - e che pertanto vadano costruiti nuovi equilibri politici, che si devono alimentare anche attraverso la costruzione di progetti locali. Ed è per questo che siamo sicuri che per i tanti che preferiscono la politica di prospettiva alla conservazione degli equilibri attuali, ci sarà sempre diritto di cittadinanza all'interno del Nuovo Polo".

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