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martedì 22 febbraio 2011

RAPPORTO DELLA CGIL SUI GIOVANI CALABRESI

'Giovani tra istruzione, lavoro e futuro' è il titolo di una tavola rotonda che si è tenuta  il 16 febbraio all'Università Magna Grecia di Catanzaro, organizzata per presentare una ricerca della CGIL sulla condizione giovanile in Calabria All'evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente Claudia Carlino, segretaria Cgil Calabria, Cleto Corposanto, docente di Sociologia dell'Università Magna Graecia, Sergio Genco, segretario generale della Cgil Calabria. 
 Le conclusioni sono state affidate a a Mimmo Pantaleo, Segretario Generale Filc-cigl ''Il motivo di fondo che ha spinto la cgil ad avviare una ricerca-azione sulla condizione giovanile in Calabria - si legge in una nota - è stato quello di capire, non solo come si caratterizza il rapporto dei nostri giovani con il mondo dell'istruzione e del lavoro ma, anche, conoscere le aspettative di tanti ragazzi e ragazze sul proprio futuro. L'obiettivo è stato duplice: da un lato adottare il metodo dell'inchiesta, della ricerca, per avere informazioni e dati specifici sulla vita dei giovani calabresi e, dall'altro, a partire dai bisogni espressi, costruire una piattaforma di proposte sulla quale sviluppare, con l'insieme della società calabrese in generale e con i diversi livelli delle istituzioni in particolare, azioni concrete di intervento. Il tema dei giovani, della loro condizione di vita, rappresenta uno degli elementi al centro dell'attenzione del sindacato, soprattutto oggi e in particolar modo in Calabria. La disoccupazione giovanile che in Italia ha raggiunto cifre preoccupanti con un giovane su quattro alla ricerca di un lavoro, in Calabria assume dimensioni drammatiche. Il 38% dei giovani calabresi è disoccupato oppure svolge un lavoro precario, poco soddisfacente e con una bassa retribuzione. Oltre 205 mila ragazzi e ragazze vivono questa condizione di vita che, con l'aumentare dell'età, lascia sempre meno intravedere la possibilità di costruire un proprio futuro di autonomia e di realizzazione. Sono giovani spesso con un titolo di studio alto, che s'informano, che seguono le vicende politiche ma che non trovano nei partiti e nelle istituzioni adeguate risposte e rappresentanza. I nostri giovani non sono rassegnati di fronte alla stagnazione e all'immutabilità della Calabria. Sono giovani che, pur nelle enormi difficoltà che vivono ogni giorno, chiedono di poter partecipare, vogliono contribuire a cambiare la società. Emerge con forza una grande domanda di cambiamento che occorre saper intercettare ed alla quale, anche il Sindacato, deve dimostrarsi capace di dare risposte chiare e sviluppare azioni concrete. Come sindacato - prosegue la nota - intendiamo raccogliere il malessere che emerge dall'inchiesta appena conclusa'.

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