LIBIA: LARATTA (PD), SERVE PROGETTO ACCOGLIENZA PROFUGHI DEPUTATO SCRIVE A MINISTRO MARONI E A GOVERNATORE CALABRIA (ANSA) - CATANZARO, 24 FEB - ''Non possiamo rimanere indifferenti e insensibili davanti al dramma del popolo libico, massacrato da un dittatore folle che non vuole cedere. Questa catastrofe produrra', per come prevede il Governo,la fuga di migliaia di giovani che lasceranno il loro Paese''. E' quanto afferma il deputato del Pd Franco Laratta in una lettera al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ed al presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Il parlamentare sollecita, in particolare, l'adozione di un piano di accoglienza per i possibili profughi dalla Libia. ''La Calabria, regione vicinissima a quel teatro di guerra e di tragedia - sostiene Laratta - deve tornare ad essere quella terra ospitale ed accogliente quale nei secoli e' sempre stata. E' necessario ed urgente varare un progetto di accoglienza, tutela e integrazione per i profughi e i richiedenti asilo. Esistono strutture comunitarie e tante singole abitazioni nei nostri centri storici, che potrebbero ospitare famiglie o gruppi in ogni comune che aderisce al Progetto. Chiediamo al Ministro Maroni e alla Regione Calabria di avviare il Progetto e di sostenere con risorse e mezzi necessari i comuni della Calabria disponibili ad ospitare i profughi''.
LEGGE OBIETTIVO: WWF, CRACK GRANDI OPERE. COSTO PROGRAMMA LIEVITATO 280% (ASCA) - Roma, 24 feb - La legge Obiettivo ''e' servita in 10 anni prevalentemente a dare autorizzazioni ad opere, spesso prive di un inquadramento territoriale ed ambientale credibile, alimentando un costosissimo e mediocre progettificio ad uso e consumo delle grandi aziende del settore edile. Se l'intento originario era quello di dare una svolta al ritardo infrastrutturale del Paese, puntando su pochi interventi strategici irrinunciabili e stabilendo costi e tempi certi, con la Legge Obiettivo si e' fallito su tutti i fronti''. E' l'analisi del WWF secpondo cui ''il Governo farebbe bene a concentrare le risorse per accelerare gli interventi sulle infrastrutture esistenti (ponendo ad esempio fine allo scandalo dei cantieri della A3 Salerno-Reggio Calabria e sulla SS106 Ionica) e a realizzare, anche in funzione anticongiunturale, come chiede anche l'Associazione Nazionale Costruttori Edili - ANCE il programma delle piccole e medie opere per 825 milioni di euro, varato nel giugno 2009 e che oggi e' al palo''. Il programma delle infrastrutture strategiche, secondo la valutazioni del WWF Italia, ''e' esploso in mano ai governi (due di centrodestra ed uno di centro sinistra) che si sono succeduti dal 2001 ad oggi, con un incremento dei costi del 280% in 10 anni. Si e' passati dai 125,8 miliardi di euro del 2001 ai 358 miliardi dell'aprile 2010 e sono triplicate le opere (passato dalle 110, del dicembre 2001 alle 348, dell'aprile 2010), a causa della bulimia delle clientele nazionali e locali, che ha condizionato la capacita' programmatoria dei Governi. Visto che i soldi pubblici spendibili (erogati e mutui attivati) dal 2001 al 2009 sono stati pari a 11,3 miliardi di euro, per attuare per intero il programma dovremmo aspettare, a questo ritmo e contando solo sulle risorse pubbliche, i prossimi 300 anni (!)''. ''Come abbiamo denunciato, sin dalla sua prima applicazione nel 2002, la Legge Obiettivo ha consentito sino ad oggi di progettare interventi comunque (senza fare alcun calcolo realistico delle risorse pubbliche realmente disponibili) e dovunque (senza una seria valutazione degli impatti ambientali)'', denuncia il Presidente del WWF Italia, Stefano Leoni, che aggiunge: ''E proprio a proposito di sostenibilita' ambientale e' opportuno ricordare che il Programma (Delibera CIPE 121/2001) non e' mai stato sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica, mentre i progetti delle infrastrutture strategiche hanno avuto in questi nove anni sempre Valutazione di Impatto Ambientale positiva. Questo modo di procedere ha avuto riflessi sulla scarsa qualita' della programmazione degli interventi (come ha denuncia la Corte dei Conti negli ultimi 6 anni) e dei progetti (il 53% dei progetti delle infrastrutture strategiche, ha avuto bisogno di varianti al progetto originario, secondo una denuncia dell'ANCE del 2005)''.
WHY NOT:PADRE GIUDICE CATANZARO ASSOLTO DA VIOLENZA SESSUALE (ANSA) - CATANZARO, 24 FEB - I giudici della Corte d'appello di Catanzaro hanno assolto dal reato di violenza sessuale, Roberto Mellace, di 65 anni, padre del giudice Abigail, che ha emesso la sentenza sugli imputati nel processo Why Not sui presunti illeciti nella gestione dei fondi pubblici in Calabria. La sentenza di secondo grado e' stata emessa stamani e l'imputato e' stato assolto perche' il fatto non sussiste. In primo grado Mellace era stato condannato a nove mesi e venti giorni di reclusione con la sospensione della pena. L'uomo era accusato di aver abusato di una studentessa universitaria. Nel processo d'appello il sostituto procuratore generale, Eugenio Facciolla, aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado. La vicenda relativa alla condanna di Roberto Mellace era emersa nel corso dell'udienza preliminare nei confronti degli indagati per l'inchiesta Why Not. Al giudice Mellace era stato chiesto, infatti, di astenersi perche' perche' il padre, nel processo per violenza sessuale, era assistito dal difensore di alcuni indagati di Why Not. La richiesta di astensione, che si fondava anche su altri motivi d'incompatibilita' sempre del gup Mellace, era stata pero' rigettata dalla Corte d'appello. Il processo con rito abbreviato per l'inchiesta sulle irregolarita' nella gestione dei fondi pubblici si era concluso nel marzo del 2010 con otto condanne e 34 assoluzioni. Nell' udienza preliminare sono state prosciolte 17 persone e rinviate a giudizio altre 27, il processo a carico delle quali e' in corso davanti ai giudici del Tribunale di Catanzaro e proseguira' il 4 marzo.
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