(AGI) - Roma, 6 feb. - "Napoli continua ad essere osservata" dall'Unione Europea per quanto concerne la gestione dei rifiuti, "a Palermo la situazione e' drammatica, a Reggio Calabria ci sono i rifiuti per strada e a Gioia Tauro c'e' una rivolta dei sindaci: tutto questo contribuisce a dare un'immagine pessima del nostro Paese". Cosi', a margine di una conferenza sulla gestione dei rifiuti a Roma, il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha indicato le altre situazioni di criticita' in Italia.
A chi gli chiedeva perche' le realta' emergenziale fossero tutte concentrate al sud, Clini ha cercato "di rispondere in modo non banale: probabilmente si tratta di un problema di governance di queste citta' che invece di seguire al strada piu' semplice di applicare le leggi e le direttive europee, ha continuato a gestire i rifiuti come un settore della spesa pubblica: questo ha prodotto costi enormi, sprechi, indagini giudiziarie su infiltrazioni della malavita, scarsa capacita' di governo". Il ministro ha anche sottolineato che, per esempio, " questa polemica che c'e' sul fatto che i rifiuti non possano essere valorizzati dal punto di vista energetico, che l'obiettivo e' quello dei rifiuti zero, polemica portata avanti mentre i rifiuti sono per strada, da' una dimensione dell'approccio. Mi ricorda quello di Maria Antonietta che invitava a dare brioches alla popolazione affamata". Secondo Clini, "non si puo' dire no agli inceneritori, no agli impianti di Tmb e fare la differenziata per rifiuti che poi finiscono insieme in discarica: questo e' segnale che l'obiettivo che si persegue non e' il bene pubblico".
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