Incessante
l’attività di prevenzione e controllo del territorio disposta dal Questore di
Reggio Calabria, Dr. Guido Nicolò Longo.
Nel primo pomeriggio di ieri, personale della Polizia
di Stato, in servizio presso l’U.P.G.S.P., ha tratto in arresto per furto
aggravato MAIMONE Giuseppe, classe ’50 napoletano, in città da qualche giorno.
Alle ore 16,45 la
Centrale Operativa allertava le “Volanti” poiché veniva
segnalato un furto in atto all’interno della COIN sul centralissimo Corso Garibaldi.
Immediato l’intervento sul posto delle “Nibbio” che hanno individuato
il ladro recuperando la refurtiva, complessivamente valutata intorno ai 200
euro.
Il MAIMONE, personaggio già noto alle Forze di Polizia per i suoi
trascorsi con la giustizia e non nuovo ad episodi di furto anche ai danni di
esercizi commerciali, si dichiarava subito innocente dicendo di essere un
turista “fai da te” senza fissa dimora.
L’uomo, che aveva cercato di
eludere i sistemi di sicurezza spaccando la plastica antitaccheggio della merce
rubata, veniva tratto in arresto in flagranza di reato per furto aggravato e
messo a disposizione della competente Autorità giudiziaria per il giudizio per
direttissima previsto per questa mattina.
Nella notte, la Sala
Operativa comunicava alle
pattuglie di servizio in Zona Sud dell’esistenza di una lite in atto presso l’indirizzo
di Via Sbarre Inferiori n.82.
Sul
posto gli agenti udivano il pianto di una bambina, rumori di vetri rotti e
grida di donna provenienti dall’interno della casa al piano terra.
Improvvisamente
una donna in lacrime usciva di casa e si buttava per terra ai piedi degli
operatori intervenuti, proferendo in un italiano comprensibile “non
ce la facciamo più, ci uccide, ci uccide”.
Nell’ascoltare
quelle parole gli agenti facevano immediato ingresso nell’abitazione e
individuavano TAREK Abdul nato in Marocco il 29/09/1987, già sottoposto alla
misura cautelare degli arresti domiciliari nell’appartamento del fratello.
Quest’ultimo
dichiarava agli operatori di polizia che l’uomo era appena rientrato in casa in
evidente stato di alterazione alcolica e, fracassando le porte a vetro di casa,
aveva iniziato a proferire minacce di morte nei riguardi della moglie. Lo
stesso aggiungeva di non poter più accettare la presenza in casa del parente
considerato il suo persistente stato di alterazione alcolica dovuto alle
numerose “uscite”.
Lo
straniero veniva tratto in arresto per evasione e danneggiamento aggravato e
messo a disposizione della competente Autorità giudiziaria per il giudizio per
direttissima previsto per questa mattina.
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