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giovedì 14 giugno 2012

Questura RC - “Le “Volanti” e le “Nibbio” in azione: 2 arresti in flagranza un pluripregiudicato napoletano “in trasferta” per furto aggravato ed un extracomunitario per evasione e danneggiamento aggravato


Incessante l’attività di prevenzione e controllo del territorio disposta dal Questore di Reggio Calabria, Dr. Guido Nicolò Longo.

Nel primo pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato, in servizio presso l’U.P.G.S.P., ha tratto in arresto per furto aggravato MAIMONE Giuseppe, classe ’50 napoletano, in città da qualche giorno.

Alle ore 16,45 la Centrale Operativa allertava le “Volanti” poiché veniva segnalato un furto in atto all’interno della COIN sul centralissimo Corso Garibaldi.

Immediato l’intervento sul posto delle “Nibbio” che hanno individuato il ladro recuperando la refurtiva, complessivamente valutata intorno ai 200 euro.

Il MAIMONE, personaggio già noto alle Forze di Polizia per i suoi trascorsi con la giustizia e non nuovo ad episodi di furto anche ai danni di esercizi commerciali, si dichiarava subito innocente dicendo di essere un turista “fai da te” senza fissa dimora.

L’uomo, che aveva cercato di eludere i sistemi di sicurezza spaccando la plastica antitaccheggio della merce rubata, veniva tratto in arresto in flagranza di reato per furto aggravato e messo a disposizione della competente Autorità giudiziaria per il giudizio per direttissima previsto per questa mattina.

Nella notte, la Sala Operativa comunicava alle pattuglie di servizio in Zona Sud dell’esistenza di una lite in atto presso l’indirizzo di Via Sbarre Inferiori n.82.
Sul posto gli agenti udivano il pianto di una bambina, rumori di vetri rotti e grida di donna provenienti dall’interno della casa al piano terra.
Improvvisamente una donna in lacrime usciva di casa e si buttava per terra ai piedi degli operatori intervenuti, proferendo in un italiano comprensibile “non ce la facciamo più, ci uccide, ci uccide”.
Nell’ascoltare quelle parole gli agenti facevano immediato ingresso nell’abitazione e individuavano TAREK Abdul nato in Marocco il 29/09/1987, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari nell’appartamento del fratello.
Quest’ultimo dichiarava agli operatori di polizia che l’uomo era appena rientrato in casa in evidente stato di alterazione alcolica e, fracassando le porte a vetro di casa, aveva iniziato a proferire minacce di morte nei riguardi della moglie. Lo stesso aggiungeva di non poter più accettare la presenza in casa del parente considerato il suo persistente stato di alterazione alcolica dovuto alle numerose “uscite”.
Lo straniero veniva tratto in arresto per evasione e danneggiamento aggravato e messo a disposizione della competente Autorità giudiziaria per il giudizio per direttissima previsto per questa mattina.

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