Si é tenuta a Vibo Valentia la Convention regionale dal tema: "Il
contratto di apprendistato, opportunità per le imprese nella Regione
Calabria", organizzato dall'Assessorato regionale al Lavoro e Politiche
sociali, in collaborazione con Italia Lavoro. L'appuntamento – inform a una nota dell’ufficio stampa della giunta
regionale - è servito per incontrare i rappresentanti sindacali, le
organizzazioni datoriali, gli ordini professionali del territorio calabrese, e il lustrare loro le numerose opportunità messe in
campo dall'apprendistato, ma anche le innovazioni apportate dalla Regione a
riguardo di questa importante tipologia contrattuale. L'obiettivo dei
regolamenti approvati dalla Giunta Regionale, lo scorso april e, è appunto quello di ril anciare
il mercato del lavoro e
l'occupazione giovanil e, attraverso
la formula dell'apprendistato, all'insegna della convenienza e della
semplificazione. L'intesa per il ril ancio dell'istituto dell'apprendistato,
sottoscritto da tutte le parti sociali, prevede l'apprendistato come il principale contratto per l'ingresso dei giovani
nel mondo del lavoro, proprio perché capace di garantire contemporaneamente
formazione e lavoro. L'apprendistato si divide in tre aree: qualificante,
professionalizzante, di alta formazione e prevede la stipula di un contratto a
tempo indeterminato con finalità formativa del rapporto di lavoro. Un contratto
che si pone quindi come un investimento reciproco in esperienza e competenza
per il lavoratore. "Operare nel
campo del lavoro - ha affermato l'Assessore Stil litani
- non significa semplicemente util izzare
le risorse economiche a favore dell'occupazione. Il nostro compito, infatti, é
soprattutto quello di regolamentare il
mercato del lavoro e ottemperare a tutte quelle attività normative e
amministrative che leggi nazionali impongono alle Regioni. Il nostro principale
obiettivo é quello di convincere gli imprenditori calabresi che il “lavoro nero” non conviene. Con le agevolazioni
previste dal contratto di apprendistato, inoltre, le aziende, per tre anni,
vengono sgravate dall'onere contributivo e allo stesso tempo i lavoratori hanno
le stesse garanzie previdenziali previste da un'assunzione a tempo
indeterminato con l'opportunità di poter ricevere all'interno della stessa
azienda, la formazione professionale". Al convegno é intervenuto inoltre,
Paolo Reboani, presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro, il quale ha sottolineato come "il successo del contratto di apprendistato e le
politiche dell'occupazione non possono prescindere da un fruttuoso dialogo con
le parti sociali e dallo sforzo che faranno sul territorio tutti gli attori
chiamati a svolgere il proprio
compito in merito all'attuazione capil lare
di questa innovativa formula contrattuale". Grazie al contratto di
apprendistato, che si rivolge ai giovani fino a 29 anni quindi, l'azienda
diventerà anche un luogo formativo che contribuirà a migliorare e implementare
le competenze e le conoscenze di ogni lavoratore. Al convegno hanno preso
parte, tra gli altri: il dirigente
generale del dipartimento Lavoro, Bruno Calvetta e per Italia Lavoro, Paola
Izzo e Domenico Bova. Sono intervenuti inoltre i rappresentanti delle parti
sociali i quali nei loro interventi hanno sottolineato "l'apprezzamento
per il lavoro di concertazione
svolto dall'Assessorato guidato da Francescantonio Stil litani ".
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