PAESTUM –
All’insediamento della Consulta Gemellaggi partecipano i membri reggini Aiccre.
EROI: “Organizzeremo un seminario per i sindaci”. CARA: “Più fondi dal
Parlamento per gli Enti locali”.
Il presidente del Consiglio Provinciale
Antonio Eroi ed il consigliere provinciale Demetrio Cara, in veste di
componenti del Comitato Gemellaggi in seno all’Aiccre (Associazione italiana
dei Comuni, delle Province, delle Regioni e delle altre comunità locali) hanno
partecipato alla cerimonia di insediamento della “Consulta Gemellaggi e
Cittadinanza Europea”, svoltasi a Paestum, nei giorni scorsi. In tale occasione, è stato gradito l’incontro
con l’europarlamentare Enzo Rivellini (Pdl-Ppe) che ha voluto confrontarsi con
la nutrita delegazione reggina, presente anche il presidente del Consiglio
Comunale di Reggio Calabria Seby Vecchio, sui temi della cooperazione e dello
scambio culturale tra etnie diverse. Il gemellaggio nasce dall’incontro tra due
o più Enti che proclamano di associarsi permanentemente ed agire insieme per la
costruzione di una Europa federata. Eroi riconosce le potenzialità insite
dall’incontro tra popoli e riconosce il gemellaggio quale “azione complessa, ricca di prospettive, strumento straordinario di
azione interculturale fra Regioni diverse dell’Europa. Vincere i pregiudizi
razziali, accomunare in una prospettiva unitaria ideologie differenti e,
talvolta, contrastanti, creare autentici legami di amicizia fra i cittadini del
mondo, con riguardo alle nuove generazioni, lontani per lingua e costumi
sociali, è la mission dell’Europa che guarda avanti e si proietta in scenari
competitivi, in cui non è più consentito, barricarsi dietro stereotipi
culturali che indeboliscono la fitta rete di relazioni umane”. Da queste
considerazioni scaturisce l’idea di proporre un seminario di studi ai sindaci
dei Comuni ricadenti nel territorio della Provincia di Reggio Calabria, cui
illustrare nel dettaglio cosa vuol dire, oggi, gemellarsi. Significa: “Individuare il partner giusto – spiega il
consigliere Demetrio Cara che, sarà il referente Aiccre per gli amministratori
locali calabresi, interessati ad avviare una pratica di gemellaggio - avendo ben presente i bisogni dei cittadini ed
i problemi del territorio e collocarli in un’azione di sensibilizzazione e di
impegno comune per costruire un’Europa federata al servizio della pace. Poiché,
progetto ambizioso, non per questo irrealizzabile, sarebbe la promozione della
democrazia, dei diritti inalienabili dell’uomo, del dialogo interculturale e
dello sviluppo umano sostenibile, laddove le condizioni di serenità, del vivere
civile e della democrazia paritaria sono orizzonti troppo lontani”.
Demetrio Cara sostiene che “solo un
maggiore investimento di fondi europei in materia di gemellaggi è la risposta
che, noi amministratori, invochiamo al Parlamento europeo. Le barricate stanno
cedendo sotto i colpi di una rivoluzione culturale che chiede maggiore
confronto tra attori sociali che varcano palcoscenici globalizzati e in
mutamento economico”. Lo stesso Cara evidenzia che solo “il 20% delle progettualità, in tal senso, a
livello europeo va in porto, seppur incoraggia il dato dell’Italia che si
attesta al 50% delle domande di gemellaggi esaudite e prese in carico dal
Comitato preposto dall’Aiccre”. Insomma, la cooperazione e la coesione dei
territori possono essere volano di sviluppo oltre che sociale e di confronto
democratico, anche di natura
occupazionale per i risvolti economici. Senza dimenticare che la classe
politica, sempre volta all’ascolto e alla sinergia di forze ed idee, ne
gioverebbe sotto il profilo del rinnovamento della “politica del vicinato”, diretta a smussare
gli angoli più acuti del barricarsi dietro le proprie convinzioni, in cambio
della logica del “riconoscersi” uniti e coesi per un obiettivo comune a favore
della cittadinanza attiva e partecipativa per l’Europa del futuro.
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