L’Assessore all'Internazionalizzazione,
Luigi Fedele, ha partecipato alla “Missione Governo/Regioni/Sistema Camerale in
Brasile”, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero degli
Affari Esteri in collaborazione con le Regioni, con il supporto dell’Ice San
Paolo. La Missione - informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta - ha
risposto ad un obiettivo comune: rafforzare ulteriormente le relazioni
economico-commerciali con il Paese Sudamericano per favorire la penetrazione
delle imprese italiane in un mercato che rappresenta la sesta economia del
mondo. Tante le attività in agenda che hanno dato corpo all'iniziativa
internazionale. Dagli approfondimenti con esperti agli incontri istituzionali
bilaterali, dalle visite ai poli produttivi territoriali agli incontri
‘business to business’; in particolare sono stati circa 1.600 in tutto gli
appuntamenti con le controparti locali selezionate. Nella sola città di San
Paolo, porta economica del Brasile e, in generale, dell’America Latina, per 119
aziende italiane si sono tenuti circa 1.000 incontri ‘business to business’
multisettoriali con imprese brasiliane. La Calabria ha partecipato alla
missione rivestendo il ruolo di capofila, insieme alla regione Sicilia, del
settore agroalimentare. “La nostra partecipazione è stata molto importante – ha
dichiarato l’assessore Fedele – perché l’agroalimentare costituisce, insieme a
moda e design, uno dei settori trainanti del Made in Italy; l’industria
alimentare si conferma strategica per l’economia italiana, potendo contare su
notevoli margini di sviluppo e su un livello crescente di
internazionalizzazione. Questo seminario ha offerto una grande occasione di
visibilità per i prodotti italiani, e calabresi in particolare, e per le
imprese che si muovono dietro la commercializzazione. Il Brasile, di fatto,
costituisce una porta d’accesso per il Sud America”. L’attenzione degli
imprenditori brasiliani, infatti, si è rivolta particolarmente a quelle aziende
italiane che vantano un’alta tecnologia e che intendono stabilirsi in Brasile,
permettendo così il trasferimento di know-how. Una nuova formula quella con cui
si è sviluppata la missione che ha risposto all'esigenza di intraprendere
un’azione istituzionale comune puntando in maniera decisa sull'export da cui
passa in buona misura la ripresa del nostro Paese.
Durante il focus specifico su
Agroalimentare, di scena a San Paolo, l’assessore Fedele ha esposto un’ampia
analisi sull’incidenza del settore nell’economia italiana.
“I nostri prodotti agroalimentari – ha
affermato l’assessore Fedele - affrontano, giorno dopo giorno, gli scenari
internazionali e le sfide poste dalla globalizzazione, affermandosi nel mondo
come patrimonio di suggestioni e di tipicità ossia di quel forte legame che
lega il prodotto e il territorio di origine. È necessario, perciò, trasferire
all’estero il concetto di tipicità italiana, intesa come prodotto originale,
che contraddistingue e caratterizza il nostro Paese e per questo assolutamente
inimitabile”. Per questo, “diventa necessario riuscire a trasmettere
l’esperienza di valori e saperi che stanno dietro la realizzazione di un
prodotto: cultura e tradizione sono peculiarità che hanno reso il made in Italy
un marchio riconosciuto in tutto il mondo, al quale è stata conferita una marcia
in più rispetto alle produzioni che appartengono agli altri competitor”. Cultura e tradizione, quindi, che si rifanno
ai luoghi del Mediterraneo definito “culla della civiltà”, con l’Italia centro
del Mare Nostrum e la regione della Calabria, al centro del Mediterraneo. “Non
posso che riferire con orgoglio – ha continuato l’assessore - del
riconoscimento che l’Unesco ha conferito alla Dieta Mediterranea dichiarandola
‘patrimonio immateriale dell'umanità’. Un riconoscimento di spessore che
consente di accreditare quel meraviglioso ed equilibrato esempio di
contaminazione naturale e culturale che è lo stile di vita mediterraneo come
eccellenza mondiale”. Da qui,
l’assessore Fedele, ha snocciolato alcuni dati relativi alle esportazioni dei
prodotti agroalimentari italiani: “Nonostante la crisi, nel primo bimestre
2012, le esportazioni sono aumentate del 7 per cento, dopo che, lo scorso anno,
il valore delle spedizioni all’estero ha oltrepassato per la prima volta i
trenta miliardi: un importo superiore si legge alla voce autovetture, rimorchi
e semirimorchi ferma a 25 miliardi. A crescere all'estero, nel 2011, sono stati
i prodotti più tradizionali del Made in Italy come i formaggi, il vino, l’olio
di oliva, la pasta, i prodotti da forno e di salumeria, e il comparto
frutticolo; tutti prodotti legati al territorio, all’identità e alla cultura
del nostro Bel Paese, risultati di azioni ed interventi di qualità, serietà e
competitività tipiche del saper fare italiano”. Un successo da imputare
soprattutto alle “migliaia di imprese medio - grandi, medie e piccole che ci
permettono di competere con Paesi che possono schierare gruppi di grandi
dimensioni e di rilievo multinazionale rispetto all’Italia ma che non
possiedono la nostra capacità di essere flessibili ed operativi in centinaia di
tipologie di prodotti, dalle caratteristiche artigianali”.
Ad accompagnare l’assessore Fedele al Forum economico Italia – Brasile,
Saveria Cristiano, Dirigente di settore del Dipartimento Internazionalizzazione
della Regione: “Questa iniziativa - ha dichiarato –è coerente con il Piano
Esecutivo Annuale 2012 promosso dal nostro assessorato. La partecipazione della
Regione Calabria a questa missione di sistema è stata particolarmente
importante perché ha permesso di confrontarci in un più ampio progetto,
sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e che ha registrato l’adesione
di sedici Regioni italiane”.
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