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lunedì 28 maggio 2012

Regione: Domani a Castrovillari riunione indetta dalla Protezione Civile con gli amministratori sullo sciame sismico nel Pollino


Il sottosegretario regionale con delega alla Protezione Civile Franco Torchia ha annunciato che domani mattina, 29 maggio, si svolgerà a Castrovillari una riunione operativa sullo sciame sismico che si registra nel territorio del Pollino. La convocazione – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, ad opera della Protezione civile regionale, riguarda tutti i sindaci della zona interessata, i responsabili degli uffici comunali di protezione civile, gli uffici tecnici e le associazioni di volontariato. “Comprendo bene – ha detto il sottosegretario Torchia - i timori della popolazione per le scosse avvertite la notte scorsa nella provincia di Cosenza, ma non bisogna creare allarmismi nei cittadini e non intendiamo per nessun motivo abbassare la guardia. Conosciamo la fragilità del territorio calabrese e non servono maghi per predire che la Calabria continuerà a tremare. Il compito delle istituzioni – ha aggiunto - è quello di affrontare tutte le situazioni che mettono a rischio la vita dei cittadini, lavorando sulla prevenzione e sulla messa in sicurezza del territorio. In particolare la Protezione civile deve essere pronta per eventuali emergenze derivanti da eventi sismici di grave intensità. E ciò che stiamo facendo ormai da quasi due anni. L’intensa attività di pianificazione voluta dal Dipartimento nazionale ha avuto il pregio di sensibilizzare i sindaci a riconoscere il loro ruolo e a svolgere in modo adeguato i loro compiti istituzionali. Per quanto riguarda lo sciame sismico del Pollino – ha proseguito Torchia - ricordo tutti i sopralluoghi e le verifiche speditive presso gli edifici strategici pubblici ed in particolar modo presso le scuole di ogni ordine e grado che si configurano come attività di prevenzione. Stiamo ancora lavorando in questa area della Calabria, senza ovviamente trascurare il resto della regione. Ma questo non basta. E’ necessario – ha concluso Torchia - che ognuno faccia la propria parte fino in fondo a cominciare dalle scuole dove diventa fondamentale insegnare a convivere con questo rischio e quali comportamenti adottare in caso di estrema necessità”.

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