“”I
giovani sono una grande risorsa della Calabria che abbiamo il dovere di
valorizzare, affiancare ed entusiasmare nel loro impegno per la crescita
sociale ed economica della Regione”.
E’
quanto afferma il Segretario – Questore del Consiglio regionale on. Giovanni
Nucera, all’indomani dell’appello dei Vescovi calabresi rivolto ai giovani, ai
quali viene rivolta l’esortazione a rispondere cristianamente ai gravi e
contingenti problemi della nostra società.
“Un
appello forte, necessario – commenta
Nucera – che è in piena coerenza con la dottrina della Chiesa. In Italia l’associazionismo cattolico e
l’impegno di molti laici illuminati rappresantano la principale agenzia
educativa, nella quale i giovani trovano un grande sostegno per affrontare i
problemi della vita e della società. Condivido pienamente – prosegue il
Segretario – Questore del Consiglio regionale - l’invito dei Vescovi ai
giovani, a “fare gruppo”, a diventare forza motrice della società calabrese,
attraverso l’impegno laicale all’interno delle Parrocchie, condividendo valori
cristiani, ma anche amore ed entusiasmo per la propria terra, nonostante le
difficoltà di una crisi che qui – ed in questo sono puntuali i Vescovi
calabresi – si presenta ancora più drammatica perché già grave
quando gli altri stavano meglio”.
“I
giovani, i nostri giovani, che abbiamo cresciuto qui, li abbiamo formati, li
abbiamo fatti diventare punti di eccellenza del sapere e della conoscenza,
devono comprendere che una Calabria diversa è possibile, ma solo attraverso l’affermazione
di valori di solidarietà, di condivisione, di impegno, di quei valori cristiani
che sono parte integrante e fondamentale della millenaria dottrina della
Chiesa, che come ricordano i Vescovi, “sono capaci di creare coscienze nuove
per tempi nuovi”.
“Don
Luigi Sturzo, cui è da sempre ispirata la nostra azione politica, invitava i giovani all’impegno politico. Li
provocava esortandoli a chiedersi se la politica è buona o cattiva. La risposta
non poteva che essere ispirata ed esaltata dai valori cristiani, in cui
l’impegno sociale, e perché no, anche politico, ha come principio la vocazione
al bene comune ed alla salvezza della società. Un quadro in cui – conclude
l’on. Giovanni Nucera – i giovani non devono considerarsi semplici spettatori,
indifferenti a quanto avviene loro intorno e chiusi nei loro angusti spazi, ma
protagonisti del loro tempo, artefici di un progetto di cambiamento della
società che può essere attuato anche attraverso l’impegno politico”.
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