Comincerà dall’inizio
della prossima settimana a Catanzaro il confronto tra i rappresentanti di tutti
i Gruppi consiliari e lo staff dell’Assessorato all’Agricoltura e Foreste al
fine di raggiungere la più ampia convergenza politica sulle proposte legislative
di riforma dell’Arssa e dell’Afor, i più importanti Enti strumentali della
regione.
Lo ha deciso oggi la
Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, convocata dal Presidente
Francesco Talarico, che si è riunita prima dell’avvio dei lavori della 37esima
seduta dell’Assemblea regionale.
Scopo dichiarato
dell’istituzione di quella che qualcuno ha già battezzato “cabina tecnica” è la
rivisitazione delle proposte legislative licenziate dalla Giunta per pervenire
a una sintesi il più possibile condivisa delle due leggi di riforma
unanimemente ritenute qualificanti per l’intera legislatura.
Il percorso delineato – e
in sostanza avviato – prevede poi un
ulteriore passaggio di verifica in Conferenza dei Capigruppo, una successiva
valutazione delle proposte elaborate nella Commissione consiliare competente e,
infine, il voto in Aula. Il Consiglio dovrà varare le due leggi di riforma con
maggioranza qualificata, così come previsto dalle norme statutarie.
Le decisioni, assunte
all’unanimità dai rappresentati di tutti i Gruppi, sono arrivate a conclusione
di un largo e approfondito dibattitto al quale hanno partecipato, in
rappresentanza della Giunta, il Presidente Giuseppe Scopelliti, l’assessore ai
Luigi Fedele, delegato ai rapporti col Consiglio, e l’assessore Michele
Trematerra. Quest’ultimo ha affermato con convizione la disponibilità
dell’Esecutivo al confronto costruttivo più aperto alle istanze provenienti da
tutte le parti politiche, sollecitando tempi il più possibile rapidi, stante il
percorso definito.
Nel corso dei lavori
tutti i capigruppo hanno sottolineato non solo la dimensione degli enti che si
vuole riformare ma anche le notevoli e delicate implicazioni sociali che ne
derivano. L’Arssa – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in
Agricoltura – oltre che essere un ente strumentale della Regione, è un pezzo di
storia calabrese che affonda le sue origini nell’Opera Sila (poi nell’Esac),
vale a dire soggetti istituzionali che rimandano alle vicende del secondo
Dopoguerra caratterizzate dalla lotta per la terra dei movimenti contadini e
bracciantili e dalla fine del latifondo.
Ancora più antiche le
questioni richiamate dal dibattito sull’Afor (Azienda Foreste regionali) che
riguardano il futuro di migliaia di operai forestali e di un settore, quello
della forestazione che da decenni si vuole rendere realmente produttivo, dopo
vicende – con luci ma anche tante ombre – in gran parte addirittura risalenti
ai primi anni del Novecento.
Ai lavori della
Conferenza hanno partecipato i
capigruppo consiliari Gianpaolo Chiappetta, Candeloro Imbalzano, Alfonso
Dattolo, Giovanni Bilardi, Giulio Serra e Sandro Principe, Emilio De Masi,
Giuseppe Bova, Agazio Loiero.
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