Documentazioni false o alterate per ottenere finanziamenti e mutui bancari. Questo il modus operandi di un'organizzazione composta da un ragioniere commercialista, un'impiegata di banca, un'ex sindaco e una decina di complici, smantellata dalla Polizia delle Comunicazioni di Reggio Calabria. In tutto 13 persone tratte in arresto, per tutti l'accusa e' di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, al falso e alla sostituzione di persona.
Durante la conferenza stampa, il dirigente della Polizia Postale reggina Pasquale Trocino, ha spiegato che le vittime ricevevano delle ingiunzioni di pagamento per debiti da loro mai contratti. L'indagine è scattata grazie alla denuncia di una delle vittime, titolare di un mutuo di 18 mila euro che, in realtà, non aveva acceso. L'organizzazione avrebbe messo a segno una ventina di truffe per circa 200 mila euro complessivi grazie all'utilizzo di buste paga falsificate, cud e documenti di riconoscimento contraffatti. Le persone finite in carcere sono sei: Giovanni Malara, 67 anni, ragioniere - commercialista, Giovanni Papalia (32), operatore commerciale; Francesco Sergi (32), Paolo Malara (figlio del commercialista) di 38 anni; Antonino Sergi (64) insegnante in pensione ed ex sindaco di Fiumara di Muro; Francesco Sergi (32) e Rocco Oliveri (47). La misura degli arresti domiciliari è stata applicata a carico di Caterina Cartella, impiegata della Banca Carime, la banca situata sul Corso Garibaldi di Reggio Calabria; di Domenico Davide Lando di 28 anni; Josie Ylenia Malara (28) , figlia del commercialista; Alessandro Sergi (27), Fabio La Manna (39) e Giuseppe Cara (30). Gli istituti di credito coinvolti sono la Banca Carime di corso Garibaldi, il Banco di Napoli e l'Unicredit.
Durante la conferenza stampa, il dirigente della Polizia Postale reggina Pasquale Trocino, ha spiegato che le vittime ricevevano delle ingiunzioni di pagamento per debiti da loro mai contratti. L'indagine è scattata grazie alla denuncia di una delle vittime, titolare di un mutuo di 18 mila euro che, in realtà, non aveva acceso. L'organizzazione avrebbe messo a segno una ventina di truffe per circa 200 mila euro complessivi grazie all'utilizzo di buste paga falsificate, cud e documenti di riconoscimento contraffatti. Le persone finite in carcere sono sei: Giovanni Malara, 67 anni, ragioniere - commercialista, Giovanni Papalia (32), operatore commerciale; Francesco Sergi (32), Paolo Malara (figlio del commercialista) di 38 anni; Antonino Sergi (64) insegnante in pensione ed ex sindaco di Fiumara di Muro; Francesco Sergi (32) e Rocco Oliveri (47). La misura degli arresti domiciliari è stata applicata a carico di Caterina Cartella, impiegata della Banca Carime, la banca situata sul Corso Garibaldi di Reggio Calabria; di Domenico Davide Lando di 28 anni; Josie Ylenia Malara (28) , figlia del commercialista; Alessandro Sergi (27), Fabio La Manna (39) e Giuseppe Cara (30). Gli istituti di credito coinvolti sono la Banca Carime di corso Garibaldi, il Banco di Napoli e l'Unicredit.
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