È diventata ormai non più sopportabile – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum - la pressione del costo dei carburanti per le tasche delle famiglie italiane. La benzina ha superato 1,90 euro ed il diesel è arrivato a 1,74, con effetti dirompenti sul reddito degli italiani (per 1 cent/l il costo medio è di 10 euro in più all'anno), per le aziende che utilizzano i carburanti per produrre beni e servizi (agricoltura e trasporti, ecc.) e per il tasso di inflazione che certamente avrà un'ulteriore impennata, sfiorando i 4 punti percentuali nelle prossime settimane.
Un tasso di inflazione che aumenta per colpa prevalentemente dell'aumento dei carburanti e che farà lievitare soprattutto tutti i beni di prima necessità, in una situazione di estrema crisi e di recessione quale quella attuale.
Il Governo - dichiara Giordano - deve intervenire immediatamente per mettere sotto controllo un prodotto, quali i carburanti, che innescano una spirale perversa inflazione-recessione. Il ministro Passera convochi con urgenza le parti ed il Governo intervenga per quanto di sua competenza attraverso il taglio, anche se parziale, delle accise. Politiche di sviluppo mal si combinano con tassazioni indirette (accise ed Iva) quali quelle che pesano ormai per il 60% sui carburanti, soprattutto in un momento in cui anche i distributori no-logo cominciano ad aumentare il prezzo della benzina verde e del diesel per le pressioni internazionali sul costo del greggio.
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