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lunedì 20 febbraio 2012

Last News Calabria

TRASPORTI: DOMANI CONSIGLIO REGIONALE IN CALABRIA, I PRIVATI PROTESTANO GLI ASSOCIATI ANAV HANNO PRESENTATO UN DOCUMENTO IN COMMISSIONE Cosenza, 19 feb. - (Adnkronos) - Operatori del trasporto privato e pubblico in rotta con il governo regionale. Domani il consiglio regionale della Calabria si riunira' per discutere delle problematiche connesse ai trasporti, nel complesso panorama regionale. In preparazione di questo appuntamento, giovedi' scorso la commissione trasporti ha sentito in audizione i responsabili del trasporto su gomma e ferroviario. Contestualmente gli operatori privati delle linee regionali, associati nell'Anav (associazione nazionale autotrasporto viaggiatori), hanno presentato un documento in cui lamentano le difficolta' in cui si trovano a lavorare. Il contesto dell'autotrasporto regionale e' molto cambiato negli ultimi anni. Fino al 1996 erano 98 le aziende attive, poi nel 2006 una legge regionale ha imposto alle ditte di consorziarsi per rispettare alcuni parametri previsti dalla nuova normativa. Il risultato e' che oggi sono attive 23 aziende aggregate in sei societa' consortili. Gli operatori del trasporto regionale privato difendono l'utilita' del loro servizio soprattutto nel comuni interni e lungo le coste, ''stante -rilevano- lo sviluppo dei centri abitati lungo le principali direttrici di traffico''. Le ditte private calabresi fanno notare inoltre la bassa eta' media del parco autobus, ''frutto di un intenso piano di rinnovo attuato a partire dal 2004 con la compartecipazione delle aziende''. La situazione attuale pero', lamentano, non consente loro di programmare investimenti per il futuro. C'e' una grande ''incertezza del quadro finanziario'' poiche' si passa dallo stanziamento di bilancio di 85 milioni di euro nel 2011 a un capitolo con la diminuzione di 11 milioni di euro per il 2012. A cio' si aggiunge ''l'incertezza relativamente all'Iva sul contratto di servizio per circa dieci milioni di euro''. L'allarme delle ditte private e' che si possano perdere il 18 per cento dei servizi e non meno di 350 posti di lavoro.  ''L'affidamento alle societa' consortili - lamentano le aziende private del trasporto pubblico locale - viene prorogato di anno in anno nelle more della predisposizione degli atti programmatori per l'avvio delle procedure di gara. In tal modo le aziende operano nell'assoluta precarieta', impossibilitate a programmare investimenti e riorganizzazioni, con enormi difficolta' di accesso al credito posto che gli istituti bancari in assenza di un contratto poliennale non attribuiscono alle aziende prospettive di medio-lungo periodo''. E poi c'e' la scure del costo del carburante. Il corrispettivo euro-km erogato per i servizi urbani ed extraurbani determinati nel 2001 ''oggi non consentono piu' la copertura dei costi di esercizio''. Secondo la stima degli operatori dell'autotrasporto regionale, il gasolio incide per 60 centesimi a km mentre nel 2001 incideva di venti centesimi di euro. E ancora le assicurazioni ''che nell'ultimo biennio sono piu' che raddoppiate'' mettono le aziende in forti difficolta'. La Calabria, sottolinea la nota dell'Anav, registra un'insufficienza della quantita' di servizio offerta al pubblico. Se la media nazionale della spesa pro capite per servizi dell'autotrasporto pubblico locale e' di 83,64 euro, in Calabria se ne spendono solo 77,28 euro.


RIFORME:SI'BIPARTISAN DEPUTATE PER PIU'DONNE IN COMUNI LORENZIN,NON SONO'QUOTE'MA STRUMENTO PER GARANZIA RAPPRESENTANZA (ANSA) - ROMA, 19 FEB - C'e' un provvedimento alla Camera, appena approvato dalla commissione Affari Costituzionali, che di fatto ''compatta'' (''stavolta non per 'l'effetto Monti' ''), le parlamentari di tutti gli schieramenti sulla rappresentanza femminile, ma che ora corre un grave rischio: quello del voto segreto in Aula. Cosi' le deputate, per scongiurarlo, hanno chiesto piu' tempo nella speranza di convincere i colleghi uomini a non giocare ''brutti scherzi''. E dal 21 febbraio, giorno in cui era atteso in Aula per la discussione generale, potrebbe essere esaminato non prima di meta' marzo. Si tratta di un testo unificato, relatrice Beatrice Lorenzin (Pdl), che punta a garantire una maggiore rappresentanza di donne nelle liste per le elezioni circoscrizionali e comunali con piu' di 5.000 abitanti. Il meccanismo e' semplice: si da' all'elettore la possibilita' di indicare due preferenze, diverse per genere. Se la prima e' per un uomo, la seconda dovra' essere per una donna. In piu' introduce un meccanismo per cui alla fine in ogni lista dovra' essere garantita almeno il 30 per cento di presenza femminile. E anche per le commissioni esaminatrici dei concorsi nella pubblica amministrazione, grazie ad un emendamento di Anna Grazia Calabria (Pdl), dovra' essere assicurata la ''pari opportunita' ''. ''La politica deve cominciare ad investire sul serio sulle donne - spiega Beatrice Lorenzin - e questo provvedimento gliene da' l'opportunita'. Dando la possibilita' alle donne di potersi impegnare sin dall'inizio sul territorio. Ma vi prego, non parlate di quote perche' non e' un obbligo, bensi' un'occasione per garantire una rappresentanza equilibrata visto che comunque le donne in Italia sono piu' del 50%''. Il problema, si spiega in alcuni ''capannelli'' di deputate che si riuniscono da qualche giorno in Transatlantico, e' che ora i colleghi uomini potrebbero tentare di boicottare il provvedimento chiedendo in Aula il voto segreto, consentito quando si discute di materia elettorale. ''Noi ci stiamo impegnando - afferma Sesa Amici del Pd, firmataria di una delle proposte di legge confluite nel testo unificato - affinche' cio' non avvenga. Si tratta di una misura che dovrebbe servire da stimolo ai partiti per dare piu' spazio alle donne e credo che molti uomini ormai siano convinti di questa esigenza''. ''E comunque - conclude - sarebbe bene che la propria posizione su un tema cosi' significativo anche per la formazione delle nuove classi dirigenti venisse espressa apertamente e non nel segreto dell'urna...''.


A VENTIMIGLIA COMPIE 111 ANNI L'UOMO PIU' LONGEVO D'ITALIA (AGI) - Ventimiglia (Imperia), 19 feb. - Con i suoi 111 anni, che ha compiuto ieri, ma ha festeggiato oggi, Giovanni Ligato, residente a Ventimiglia si conferma ancora una volta l'uomo piu' longevo d'Italia. Assieme ai suoi cinque figli e ad alcuni dei circa sessanta nipoti, nonno Giovanni ha brindato con un calice di spumante e un pezzo di torta al suo grande record. Presente anche l'ex sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino che ogni anno, da quando Ligato ha compiuto i suoi cento anni, festeggia con lui il compleanno. Originario di Polizzi, un piccolo centro distante trenta chilometri da Reggio Calabria, Giovanni si e' trasferito nel 1957 a Ventimiglia. Purtroppo, circa tre anni fa, a causa di un banale incidente domestico, Giovanni ha perso la sua compagna di sempre: Santa Parasporo, che aveva 94 anni. La tragedia si consumo' a pochi giorni di distanza dal suo compleanno (aveva festeggiato i 108 anni) ed e' per questo motivo che in lui convivono una grande gioia e un grande dolore.


'NDRANGHETA: SEVERINO A CONSEGNA IMMOBILE COSCHE A TRIBUNALE DECISIONE COMUNE REGGIO, EDIFICIO DESTINATO DEPOSITO CORPI REATO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 19 FEB - L'amministrazione comunale di Reggio consegnera' domani al Tribunale, alla presenza del Ministro della Giustizia Paola Severino, un immobile confiscato alla cosca Libri e che verra' destinato a ''Deposito corpi di reato'' dello stesso Tribunale. Alla cerimonia che si terra' alle 14, riporta una nota del Comune di Reggio Calabria, e' prevista la presenza delle principali cariche istituzionali, dei rappresentanti del Distretto giudiziario e delle Forze dell'ordine. Il ministro Severino domattina, alle 11, sara' a Palmi per partecipare all'intitolazione dell'aula bunker del Tribunale al magistrato di Cassazione Antonino Scopelliti, ucciso dalla mafia nel 1991.

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