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venerdì 24 febbraio 2012

Dattolo (Udc) intervento in Aula su trasporti ed infrastrutture

“E’ necessario definire un Piano regionale dei trasporti organico,  che sia parallelo alla definizione di un piano delle infrastrutture (in particolare le infrastrutture viarie: strade, porti ed aeroporti) che vada, di pari passo, con la pianificazione urbanistica regionale nella prospettiva dello sviluppo dei principali centri calabresi residenziali, industriali o commerciali”.  E’ quanto, tra l’altro, ha sostenuto il capogruppo dell’Udc Alfonso Dattolo intervenendo in Aula nel dibattito odierno. Ad avviso di Dattolo: “è indispensabile definire i grandi hub suddivisi per tipologia di mezzi vettori (ferroviari, aeroportuali, autostradali), in modo da avere dei vettori essenziali ben distribuiti sul territorio regionale e non duplicati. Tale concetto presuppone l’assenza della duplicazione del trasporto per le stesse tratte mediante differente vettore ed il potenziamento organico di infrastrutture inerenti al vettore dell’hub ed infrastrutture inerenti al trasporto complementare  in modo da massimizzare l’utilizzo e la riduzione del costo di esercizio associato al vettore hub  e, conseguentemente, riducendo la necessità, da parte dei territori limitrofi, di una duplicazione del vettore trasporto per le medesime tratte”.

Il capogruppo dell’Udc,  ha segnalato “la  frammentazione dei collegamenti tra paesi e città e  parcellizzazione   di vettori differenti su stessi percorsi che mette la Calabria in una posizione di stallo. Non servono, infatti, nuovi aeroporti o grossi snodi ferroviari, ma è d’obbligo creare un sistema di collegamenti efficiente, che consenta a tutti di connettersi e di semplificare il problema spostamento,  sia in termini di accorciamento di distanze mediante la creazione di collegamenti diretti (es: autostrada A3 oppure nuova ss 106), sia in termini di qualità delle connessioni.”.

Ancora Dattolo: “È fondamentale  creare un sistema interconnesso  che consenta di raggiungere facilmente i grandi snodi, in cui i tempi di attesa siano minimi ed ogni punto sia raggiungibile anche mediante la combinazione di più mezzi vettori.  Come del resto sottolinea anche la federazione regionale dei trasporti, il comparto dei trasporti trova il suo maggiore handicap, nella conclamata crisi di un sistema regionale  frammentato ed obsoleto,  orfano di idonei strumenti di pianificazione e programmazione,  per nulla integrato nel  sistema dei trasporti nazionali e quindi una problematica complessa che va affrontata a più livelli di competenza e come tale va sostenuta in maniera condivisa, sinergica ed unificante”. Infine Dattolo,  dopo aver sollecitato  “la massima convergenza possibile sui temi delle infrastrutture e dei trasporti”, ha spiegato: “E’ evidente come il sistema dei trasporti abbia un impatto notevole sul sistema produttivo regionale.  A  causa delle criticità del sistema dei trasporti, gli imprenditori  sostengono costi elevati  legati agli spostamenti  ed, in alcuni casi, vere  interdizioni di aree di mercato o servizi a causa della totale carenza di connessioni. Il superamento delle criticità, tuttavia,  non si risolve solo con aumento dell’impegno di spesa, ma con una totale ridefinitone ed ottimizzazione di un sistema che necessariamente deve contemplare differenti vettori e differenti infrastrutture e che  devono essere interconnesse, basandosi su una corretta analisi delle esigenze complessive attuali della Regione ed ottimizzate in funzione degli impegni economici sostenibili”.

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