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venerdì 24 febbraio 2012

Magarò (Scopelliti Presidente) su trasporti ed infrastrutture

“In Calabria dobbiamo fare l’esatto contrario dei No-Tav”. E’quanto, tra l’altro, ha sostenuto, intervenendo nel dibattito in Aula,  il consigliere regionale della Lista ‘Scopelliti Presidente’ Salvatore Magarò, che ha aggiunto: “In breve:  mentre lì  protestano energicamente perché non si realizzi quell’infrastruttura, qui invece  dobbiamo pensare,  specie se il Governo dovesse fare orecchie da mercante,  a mettere in  piedi  una imponente manifestazione  a favore della realizzazione delle infrastrutture di base che storicamente sono deficitarie”.  “Il dibattito di questa sera - ha aggiunto Magarò -  dopo l’ampia e corposa relazione del presidente Scopelliti,  mi pare vada  nella direzione di una convergenza politica fra maggioranza ed opposizione  su una serie di priorità infrastrutturali e trasportistiche.  C’è da augurarsi che il risultato programmatico  cui si perverrà in questa circostanza possa essere condiviso  anche dalle forze sociali, sindacati dei lavoratori e Confindustria,  ed esteso, magari attraverso un lavoro della Commissione competente da organizzare in tempi rapidi, a tutti i soggetti, pubblici e privati, che nella materia hanno ruolo e competenza”.   “La crisi finanziaria che il Paese attraversa - ha concluso Magarò - non ci autorizza, purtroppo,  ad essere ottimisti.  Anno dopo anno, per un ciclo di tempo  abbastanza lungo, il Governo dovrà votare finanziarie molto severe ed è nota la storica disattenzione dei Governi nazionali verso le aree più economicamente svantaggiate del Sud. Cosicché, toccherà a tutti noi, maggioranza ed opposizione, se vogliamo non far colare a picco la nostra regione, individuare le priorità di cui non si può fare a meno, e trovare, nel contempo,  le risorse necessarie e indurre le autorità politiche ed economiche nazionali, attraverso il dispiegamento di una nostra rinnovata  forza negoziale che dobbiamo sapere adeguatamente  irrobustire. Trovo che dobbiamo non solo costruire, con molta puntualità, una nostra agenda degli impegni in questo delicatissimo settore,  attraverso anche un preciso crono-programma circa le opere incompiute da completare e quelle da far partire, ma anche  interrogarci su come la Calabria possa riuscire, una volta dimostrato che abbiamo le carte in regola,  sia attraverso la capacità progettuale che attraverso l’utilizzazione produttiva delle risorse pubbliche a nostra disposizione, ad attrarre l’attenzione del Governo e del Parlamento, nonché del sistema economico nazionale e fare uscire la Calabria dall’isolamento in cui è  stata  cacciata”.

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