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venerdì 24 febbraio 2012

L’Assessore Trematerra sul riconoscimento del “Limone di Rocca Imperiale IGP”

È con grande soddisfazione – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - che l’Assessore all’agricoltura Michele Trematerra accoglie la pubblicazione del Regolamento 149/2012 recante l’iscrizione al registro delle Denominazioni di Origini Protette e delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP), con la quale si chiude l’iter di riconoscimento del “Limone di Rocca Imperiale IGP”. “Il riconoscimento del prodotto – ha detto L’assessore Trematerra -, per la forte connessione dimostrata nella cura del rapporto con il territorio e le sue tradizioni legate storicamente allo sviluppo della coltura del prezioso agrume, rappresenta un successo sia per i tempi, che per  le modalità di ottenimento. Per questo un plauso va fatto al comitato promotore. La Calabria delle eccellenze – ha proseguito - mostra la sua unitarietà nell’affermazione complessiva dei prodotti che interessano tutto il territorio regionale, evidenziando con fatti concreti le potenzialità possedute dal sistema. La nostra Regione, con questo ulteriore riconoscimento proveniente dall'aerale cosentino, si evidenzia ulteriormente nel panorama nazionale per i suoi distretti di eccellenza a cui le altre aree agricole devono guardare come modello di sviluppo integrato. A conferma di quanto detto, la recente individuazione da parte del Ministero della Coesione Sociale, della Piana di Sibari quale area di sviluppo potenziale, anche in forza del distretto agroalimentare di qualità, rappresenta un  risultato concreto; dimostrando che l’organizzazione dei sistemi produttivi costituirà la vera sfida del futuro. Devo però aggiungere – ha continuato Trematerra - che accanto alle nostre produzioni e al ricco paniere di marchi DOP e IGP posseduti dalla nostre Regione è necessaria una politica strategica da parte dello Stato Italiano. Infatti accordi di libero scambio come quello recente tra l’UE ed il Marocco rappresentano negative involuzioni di metodo, a scapito di territori e prodotti con livelli di qualità elevati. In conclusione -  ha aggiunto Trematerra - l’ottenimento di un marchio IGP rappresenta un grande successo che va accompagnato dalla produzione alla riconoscibilità del prodotto, attivando una connessione di filiera. Solo con tale metodo riusciremo a rilanciare la nostra agricoltura e l’agroalimentare calabrese”.

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