Riteniamo gravissime, discriminatorie e preoccupanti le pregiudiziali di costituzionalità avanzate dai gruppi parlamentari di Pdl, Lega e Udc contro la legge anti omofobia e trans fobia; esse costituiscono una violazione dei trattati internazionali e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, ci pongono in netta contrapposizione rispetto alle direttive del Parlamento europeo, alle raccomandazioni e alle decisioni assunte da molti organismi comunitari oltre che in clamoroso contrasto con la recente risoluzione ONU in materia di diritti delle persone lgbt e con il rapporto del Consiglio d'Europa.
Se approvate, l'iter di votazione della proposta di Legge contro l'omofobia e la trans fobia verrà bloccato.
In esse si afferma che l'introduzione di un'aggravante per i reati di omofobia e trans fobia è inutile perché già ricompresa nel codice penale e che addirittura tale proposta di legge introdurrebbe una violazione del principio di uguaglianza. L'aggravante previsto dal codice penale (quello per motivi abbietti e futili) è cosa ben distinta e diversa da quella oggi in discussione e non risulta che sia mai stata applicata nei casi di reati commessi per motivi di omofobia o trans fobia. Una specifica e distinta previsione normativa, invece, rappresenta la chiara espressione della volontà, da parte del legislatore, di biasimare e condannare comportamenti criminosi. Riteniamo sia irrinunciabile che il Parlamento si assuma la responsabilità di dire espressamente se intende condannare le persecuzioni nei confronti delle persone omosessuali e transessuali. Quanto al principio di uguaglianza, riteniamo che a costituirne vera violazione è l'assenza di una tutela nei confronti delle persone omosessuali e transessuali.
Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 17 maggio scorso, in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia, aveva auspicato l'approvazione di una legge contro la violenza verso omosessuali e transessuali.
Accogliamo, dunque, l'appello lanciato dall'Arcigay di Reggio Calabria e saremo a loro fianco al presidio previsto a Reggio Calabria per martedì 19 in Piazza Italia davanti la Prefettura.
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